mercoledì 20 luglio 2011

Scoperta la quarta luna di Plutone

Il telescopio spaziale Hubble con la sua acutissima vista ha scoperto una nuova luna intorno al freddissimo pianeta nano Plutone. Questa scoperta porta a quattro il numero di lune di Plutone.
La fascia verticale centrale con Plutone e Caronte è attenuata per non
sovraesporre la foto. La croce è il riverbero del crocicchio che regge lo
specchio secondario di Hubble. La luminosità a grana grossa che sembra
diffondersi dal centro è un artefatto causato dalla lunga esposizione.
Questo nuovo piccolo satellite, che non ha ancora un nome ed è stato temporaneamente denominato P4, è stato scoperto durante un'indagine di Hubble per cercare eventuali anelli intorno al gelido pianeta nano...

lunedì 18 luglio 2011

Complottisti nati

Quante volte vi sarà capitato di discutere con una persona talmente ostinata nelle proprie convinzioni da essere refrattaria persino alla prova più lampante che si sbaglia? O magari di essere stati voi quella persona?

Chi non ha fatto della dietrologia almeno una volta nella vita? Da noi in Italia è diventato pure proverbiale: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca (e a coniarlo è stato proprio uno dei personaggi più discussi della storia politica del nostro paese).

Le trame losche e complesse sono poi molto più affascinanti, gratificanti e a volte persino credibili di quelle semplici e lineari. Lo sa bene chi legge i gialli o ama un certo genere di film.

L'articolo che ho trovato su uno dei blog di Psychology Today analizza questi e altri meccanismi più o meno inconsci per spiegare come sia facile cadere nel complottismo. Secondo l'autore, Douglas T. Kenrick, siamo infatti tutti complottisti nati... 

venerdì 15 luglio 2011

Prossimamente nei nostri cieli

Il suo realizzatore giapponese lo chiama "Futuristic Circular Flying Object" ed è progettato per andare la dove gli esseri umani non possono.

La cometa Elenin nella banconota svizzera da 10 franchi?

Dettaglio banconota svizzera da 10 franchi
Attenzione! La cometa Elenin è in realtà un pericolo noto da decenni, tanto che è stata addirittura inserita nella banconota svizzera da 10 franchi! Questa almeno è la sostanza di una congettura avanzata in diversi siti e discussa in diversi forum e blog; e a quanto pare c'è chi prende davvero sul serio questa idea.

Questo genere di voci mi era stata fatta notare da Daniele, un lettore di questo blog, ma visto che si continua a parlarne mi è sembrato giusto approfondire.

La porzione di banconota con la misteriosa orbita è rappresentata qui a fianco. Cliccate sull'immagine per una versione ingrandirla. Si notano una misteriosa forma a tronco di cono sovrastata da un cilindro (stranamente simile a una capsula spaziale del progetto Gemini o Apollo) sullo sfondo, una serie di menischi attraversati da una linea verticale sulla destra e nella parte superiore una rappresentazione del sistema solare con un'ellisse eccentrica.

Se cercate "swiss bank note comet elenin" o "elenin 10 franchi" su Google trovate di tutto. L'idea nasce all'estero e non è nuova. Qualche anno, negli stessi ambienti, la stessa identica banconota era stata indicata come una delle prove dell'esistenza di Nibiru (cercate "swiss nibiru"). Non mancano i siti che avvertono che si tratta di un'assurdità (per esempio Osservatorio Apocalittico), ma prevalgono nettamente quelli che considerano quantomeno plausibile la "notizia".

Che ci possa essere qualcosa di vero?

domenica 10 luglio 2011

Ultime novità sulla cometa Elenin

Cometa Elenin, 21/6/2011
La cometa C/2010 X1 Elenin che tanto trambusto sta creando nel web ha superato da poco l'orbita di Marte e sta ora marciando velocemente verso il Sole.

L'immagine qui a fianco è una di quelle tenute segretissime che nessuno riesce a trovare, tanto che per scovarla sono addirittura dovuto andare a cercare sul misteriosissimo sito del suo scopritore, Leonid Elenin (la cometa è quel batuffolo al centro della foto).

Questo perfido oggetto celeste che dovrebbe occultare nella sua coda degli UFO, contenere una nana bruna, nascondere Nibiru ed essere in combutta coi Maya sarà visibile ancora per poco. Da metà mese andrà infatti a nascondersi (probabilmente per la vergogna) dietro il Sole, per poi riapparire in ottobre quando la sua luminosità sarà aumentata, arrivando probabilmente al limite della visibilità ad occhio nudo (sempre che il suo nucleo non si frantumi al perielio).

Forse però riusciremo a vederla ugualmente grazie alla NASA...

Rimedi contro il caldo

Re Julien e il suo rimedio contro il caldo

sabato 9 luglio 2011

Le scie "chimiche" che prima del 1995 non c'erano...

Un bombardiere della II Guerra Mondiale
lascia una scia di condensazione
I sostenitori delle scie chimiche dicono che queste sarebbero riconoscibili rispetto le normali scie di condensazione per la persistenza e per il fatto che tendono a spandersi fino a sbiancare grandi squarci di cielo.

Un altro dei loro dogmi è che sarebbero un fenomeno recente, iniziato nel 1995, di cui non ci sarebbe traccia nel passato.

Un'anziana signora, le registrazioni meteorologiche, i rapporti della RAF e dell'USAF e il seguente articolo di New Scientist contraddicono entrambe queste affermazioni...

domenica 26 giugno 2011

La prima immagine di Marte

Disegno di Marte di Percival Lowell confrontato
con una foto dello Hubble Space Telescope
Ecco la prova che la NASA tarocca le immagini da sempre... ;-)

Nel luglio del 1965 la sonda automatica Mariner 4, lanciata da Cape Canaveral otto mesi prima, passò a poco più di 9800 km dalla superficie di Marte e cominciò a spedire le prime immagini dirette del pianeta rosso. Prima di allora c'erano solo disegni di osservazioni telescopiche come quelle di Percival Lowell e Giovanni Schiapparelli.

Sul Mariner 4 era montata una videocamera televisiva che riprese il pianeta memorizzando le immagini su un registratore a nastro (un vero e proprio videoregistratore). Superato Marte la sonda cominciò a trasmettere le immagini e al Jet Propulsion Laboratory cominciarono ad arrivare i dati, una sfilza di 0 e 1. All'epoca l'informatica era ai suoi albori e l'elaborazione di quei dati da parte dei computer avrebbe richiesto diverse ore.

Ma i ricercatori non stavano più nella pelle dalla curiosità anche perché la missione precedente, il Mariner 3, era fallita proprio per un'avaria alla videocamera di bordo. Così si inventarono un modo per avere un'anteprima...