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martedì 29 dicembre 2015

Giganti... sciocchezze

Anche nella fuffa esistono gli evergreen. Una delle fesserie più grosse che ogni tanto ritornano in auge sono i giganti, i cui più grandi sostenitori sono i creazionisti americani. I fufffari d’accatto delle nostre parti si limitano a scimmiottarli (qualsiasi cosa, anche la cretinata più ridicola, pur di dare addosso agli odiatissimi “scettici”).

Su questo argomento ho già scritto, tanto tempo fa, La fisica dei giganti e dei nani (una traduzione adattata di un articolo americano), ma è davvero molto lungo. In questo articolo mi limiterò all’essenziale.

Immagine da un concorso di
ritocco fotografico del sito
www.worth1000.com
Chiariamo subito cosa si intende qui per “giganti”: non sono persone molto alte, come i giocatori di basket, o i malati di gigantismo. Non sono nemmeno esseri viventi spaventosamente grandi come i dinosauri. Per giganti intendo i presunti omoni alti diversi metri ma con le stesse proporzioni di un essere umano, le cui gesta sono narrate in miti, leggende e testi religiosi e i cui scheletri, secondo i siti di archeologia misteriosa, sarebbero stati trovati in giro per il mondo; tipo la foto qui a fianco (tratta da un celebre concorso di photoshop ma spacciata spesso per vera), per intenderci.

Non rincorrerò le decine di casi inesistenti, per lo più attrazioni da fiera di paese del XIX secolo o degli inizi di quello scorso. A testimoniare sulla questione chiamo due famosi scienziati...

lunedì 21 dicembre 2015

Spada romana a Oak Island… su eBay


Una spada romana fuori posto?
L’idea che le Americhe siano state scoperte prima di Colombo non è certo nuova. Pare ormai assodato che almeno i vichinghi vi fossero giunti secoli prima dell’esploratore genovese e vi avessero stabilito delle colonie, poi abbandonate.

Secondo alcuni studiosi è possibile che la scoperta sia di gran lunga precedente. Lucio Russo su questa ipotesi ha scritto un bel saggio, L’America dimenticata, edito da Mondadori, che consiglio a tutti di leggere (insieme a La rivoluzione dimenticata. Il pensiero scientifico greco e la scienza moderna, Feltrinelli, dello stesso autore).

Per questo motivo non mi sconvolgerebbe più di tanto se un bel giorno un ritrovamento archeologico nelle Americhe ci costringesse a correggere i libri di storia, anticipando la scoperta del Nuovo Mondo di oltre 1500 anni.

Quello che mi lascia invece sempre perplesso è la profusione di credulità gratuita su ipotesi azzardate che richiederebbero prove rigorose e il non sentire nemmeno lontanamente il bisogno di fare verifiche. Si legge qualcosa “su internet” e non ci si pone minimamente il problema di capire se si tratta di una notizia o di una bufala. Un esempio è questo articolo su Vanilla Magazine: Ritrovata un’antica spada Romana a Oak Island in Canada

mercoledì 26 marzo 2014

Un pub nel Paleogene?

Antichi birrai (scherzi a parte,
davvero gli egizi bevevano birra!)
Poco tempo fa mi è capitato di leggere una delle solite fesserie contro la teoria darwiniana dell'evoluzione delle specie.

Intrappolati nel permafrost dell'Alaska sono stati trovati batteri vecchi di 30.000 anni (vedi qui). Nel loro DNA è stata trovata una componente che denoterebbe resistenza ad alcuni antibiotici. La domanda sorge spontanea: come potevano essere immuni agli antibiotici dei batteri vecchi di 30.000 anni se gli antibiotici sono stati inventati solo 70 anni fa? Al fuffaro creazionista basta la domanda: quei batteri sono una prova dell'insensatezza della teoria darwiniana.

Ebbene, io voglio andare oltre! Ho trovato su twitter questa notizia: Bone Dusters Paleo Ale, Brewed from Real Fossils ...