Dopo l'articolo sulla cometa Elenin, ecco la simulazione del suo passaggio aggiornata con parametri orbitali un po' più precisi. Consiglio di metterla a tutto schermo e di vederla in alta definizione (720p HD).
L’orbita più interna è quella di Mercurio. Seguono Venere, Terra e Marte. La coda della Elenin è volutamente molto accentuata. L’inclinazione della sua orbita rispetto quella terrestre è minima, meno di 2°, per cui l’azione avviene quasi sullo stesso piano. D'altra parte, astronomicamente parlando, "quasi" significa comunque numeri enormi. La cometa sembra attraversare l'orbita terrestre, ma in realtà passa a quasi 4,5 milioni di km dal percorso del nostro pianeta intorno al Sole e a oltre 35 milioni di km da noi.
Non ci sono grosse novità rispetto la simulazione precedente. Sembra che la cometa non passerà all'interno dell'orbita di Mercurio. A naso, se questo da una parte rende ancora più improbabile la frammentazione del nucleo, dall'altra potrebbe rendere meno spettacolare la coda di gas e polveri, che al momento dovrebbe essere già lunga più di un milione di km (era oltre 900.000 km il 7 marzo).
Vuoi sapere se la cometa Elenin C/2010 X1 porterà la fine del mondo o qualche altra grande sfiga? Clicca qui! Per qualunque altra domanda sulla cometa, consulta le FAQ.
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mercoledì 30 marzo 2011
Cometa Elenin (C/2010 X1): aggiornamento del 30/3/2011
domenica 23 gennaio 2011
Il mediatore solitario...
Che giornalisti e politici raccontino balle non è certo una novità. Il problema è che spesso lo fanno anche quando - magari - sono convinti di dire la verità.
Un caso tipico è la leggenda metropolitana del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica di Forlì che avrebbe un solo iscritto, citato come proverbiale esempio dell'inefficienza dell'università italiana.
La leggenda nasce con un articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 12 dicembre 2006. I giornalisti scrivevano:
Prima il deputato Fabio Rampelli, che nel suo intervento alla Camera dei deputati del 13 dicembre 2010 ha detto:
Un caso tipico è la leggenda metropolitana del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica di Forlì che avrebbe un solo iscritto, citato come proverbiale esempio dell'inefficienza dell'università italiana.
La leggenda nasce con un articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 12 dicembre 2006. I giornalisti scrivevano:
C'è un Robinson disperso su un'isoletta universitaria di Forlì che non ha neanche un Venerdì con cui parlare: è l'unico iscritto al corso di Scienze della mediazione linguistica. Ma con chi può mediare, se non c'è un selvaggio con cui aprir bocca? Una solitudine da incubo...A rincarare la dose ci pensa "Il Giornale" il 16 ottobre 2008, quando Matthias Pfaender riprende pari pari la notizia:
[...] al primo gennaio del 2007 il corso di Scienze della mediazione linguistica a Forlì contava un solo iscritto; chissà con chi mediava. Forse con i soli in grado di capire il suo stato d’animoDi recente, durante e dopo la discussione finale sul Disegno di Legge Gelmini, ci hanno pensato due esponenti della maggioranza parlamentare a dare ancor più visibilità mediatica alla faccenda.
Prima il deputato Fabio Rampelli, che nel suo intervento alla Camera dei deputati del 13 dicembre 2010 ha detto:
Addirittura, a Forlì, c'è un poveraccio che studia da solo mediazione linguistica: ma con chi media, se è solo?L'ultima in ordine di tempo a ricorrere a questa facile battuta è stata la Ministra Giorgia Meloni, che a "Porta a Porta" ha detto testualmente, con la sua innata finezza:
Io cito sempre il caso di quel poveretto che studia mediazione linguistica a Forlì ed è l’unico iscritto. Dico io «sei rimasto da solo, ma cche tte medi?»Ma il dubbio di aver scritto/detto castronerie a questi gli è mai venuto? Prima di sputare addosso a studenti, docenti e dipendenti si son presi la briga di verificare? Evidentemente, no. Infatti è una balla...
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