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domenica 26 giugno 2011

La prima immagine di Marte

Disegno di Marte di Percival Lowell confrontato
con una foto dello Hubble Space Telescope
Ecco la prova che la NASA tarocca le immagini da sempre... ;-)

Nel luglio del 1965 la sonda automatica Mariner 4, lanciata da Cape Canaveral otto mesi prima, passò a poco più di 9800 km dalla superficie di Marte e cominciò a spedire le prime immagini dirette del pianeta rosso. Prima di allora c'erano solo disegni di osservazioni telescopiche come quelle di Percival Lowell e Giovanni Schiapparelli.

Sul Mariner 4 era montata una videocamera televisiva che riprese il pianeta memorizzando le immagini su un registratore a nastro (un vero e proprio videoregistratore). Superato Marte la sonda cominciò a trasmettere le immagini e al Jet Propulsion Laboratory cominciarono ad arrivare i dati, una sfilza di 0 e 1. All'epoca l'informatica era ai suoi albori e l'elaborazione di quei dati da parte dei computer avrebbe richiesto diverse ore.

Ma i ricercatori non stavano più nella pelle dalla curiosità anche perché la missione precedente, il Mariner 3, era fallita proprio per un'avaria alla videocamera di bordo. Così si inventarono un modo per avere un'anteprima...

martedì 12 aprile 2011

Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini

Jurij Alekseevič Gagarin (9/3/1934 - 27/3/1968)
Il 12 aprile 1961, proprio cinquant'anni fa, un uomo pronunciò una frase entrata nella storia.

«Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini»: questa era la frase; e quell'uomo era il ventisettenne pilota collaudatore sovietico Jurij Alekseevič Gagarin.

Mai nessuno prima di lui aveva potuto pronunciarla. Nessuno aveva mai volato così in alto. Nessuno era mai stato dov'era lui in quel momento. Era a bordo della Vostok 1 (Oriente 1), ad oltre 300 km di quota, in orbita intorno al nostro pianeta. Era il primo uomo nello spazio, il primo navigatore del cosmo, e nessuno aveva mai visto la Terra da dove la stava guardando lui.

Il mondo sbigottito, scioccato, incredulo per quella impresa immensa, da allora non sarebbe stato più lo stesso.
Il decollo del Vostok 1
Ricordando Gagarin e il 50º anniversario della conquista del cosmo celebriamo la parte migliore dell'uomo: il suo coraggio, il suo cuore, il suo spirito di sacrificio, la sua intelligenza. Penso che in questi giorni ce ne sia bisogno.
La Terra vista dallo spazio



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