mercoledì 31 maggio 2017

Il paradosso del giorno del compleanno ovvero la fallacia logica del Post hoc ergo propter hoc

È il canto del gallo che fa sorgere il sole?
Entrate in una sala affollata. Che probabilità ci sono che due persone compiano gli anni lo stesso giorno? «Dipende dal numero di persone», direte voi. Avete perfettamente ragione. Allora vi domando: quante persone ci devono essere per avere almeno il 50% delle probabilità che due compiano gli anni lo stesso giorno?

D'impulso si è portati a pensare che ne servano moltissimi. In realtà il numero è incredibilmente basso: 23.

Con 35 persone le probabilità superano l'80%. Con 50 persone siamo addirittura al 97% e con 70 arriviamo al 99,9%. Com'è possibile?

È possibile perché l'intuito ci inganna...

domenica 28 maggio 2017

L'omeopatia uccide

Il 4 giugno 2013 alcuni senatori pentastellati hanno presentato un disegno di legge per il riconoscimento dell'omeopatia come metodica terapeutica (n. 768). I loro nomi sono Maurizio Romani, Elena Fattori, Ivana Simeoni, Paola Taverna (quella convinta che a stabilire se i vaccini causino o meno l'autismo possa essere un tribunale), Lorenzo Battista, Enza Blundo (quella della magnitudo dei terremoti), Alessandra Bencini, Bruno Marton, Michela Montevecchi, Giuseppe Vacciano, Laura Bottici, Nunzia Catalfo, Ornella Bertorotta, Giovanna Mangili, Maurizio Buccarella, Andrea Cioffi e Stefano Lucidi (*).

Ieri 27 maggio 2015 un bambino di 7 anni è morto ad Ancona per un'otite bilaterale che avrebbe potuto essere curata in pochi giorni con un antibiotico. I genitori, convinti sostenitori dell'omeopatia, l'avrebbero affidato alle cure omeopatiche proposte dal loro medico omeopata invece che farlo vedere dalla pediatra di famiglia. Questo medico avrebbe visitato il piccolo in due occasioni prescrivendo dei preparati omeopatici. Il bambino è peggiorato fino a che l'infezione non ha raggiunto il cervello. È morto in due settimane...

sabato 20 maggio 2017

I vaccini e Big Pharma

Sulla questione dei vaccini vorrei proporvi qualche considerazione piuttosto banale...

Il mercato mondiale dei farmaci muove oltre 1070 miliardi di dollari l'anno (2015) [1]. Nel 2015 quello dei vaccini arrivava a poco meno di 36 miliardi [2]. L'80% dei vaccini è destinato ai paesi del terzo mondo e la maggior parte ha costi bassissimi. L'UNICEF, tanto per dire, ne compra una percentuale significativa dall'India che ha un'industria farmaceutica di prim'ordine. Il maggior produttore mondiale di vaccino anti morbillo è il Serum Institute of India. Una dose costa un dollaro. Hanno venduto quello per il meningococco a diversi paesi africani a mezzo dollaro per dose [3]. Sono anche i maggiori produttori mondiali di vaccini come numero di dosi.

Al confronto, i due farmaci più remunerativi del 2015, Harvoni per l'epatite C e Humira per l'artrite reumatoide, fanno da soli rispettivamente 18,14 e 14,95 miliardi . Da soli valgono oltre 33 miliardi, quasi come tutti i vaccini messi assieme. [4]

Quasi la metà degli oltre 1000 miliardi di cui sopra sono stati spesi in USA e Canada [1] che costituiscono appena il 7% della popolazione mondiale. BigPharma guadagna di più coi vaccini o vendendo farmaci per malattie croniche diffuse, possibilmente non mortali? Convengono di più le malattie dei paesi sviluppati, dove c'è gente che può pagarsi i farmaci, o quelle del terzo mondo?

Convengono di più anti depressivi, analgesici, antipiretici, anti infiammatori, farmaci per malattie croniche e diffuse o i vaccini? Meglio un farmaco che prendi una volta o due nella vita o qualcosa che dovrai prendere finché campi (e che più campi, più ne prendi)? Per quale motivo, se i vaccini sono un tale affare, dei 7000 farmaci attualmente in sviluppo, 1813 riguardano le varie forme di cancro e 1329 i problemi neurologici? Dal 1998 al 2014 le case farmaceutiche hanno presentato 123 farmaci contro l'Alzheimer. Solo 4 sono stati approvati. A che pro darsi tanto da fare con queste malattie se i vaccini sono questo grande business? [5]

BigPharma cerca di guadagnare il più possibile? È certamente così. Ma, altrettanto certamente, non è coi vaccini che le case farmaceutiche si arricchiscono maggiormente.

In Africa ci sono 1,2 miliardi di persone. In Asia sono 4,4 miliardi. In Europa (intesa come continente) siamo circa 740 milioni. In Nord America sono circa 580 milioni. Siamo sicuri che siano i 10 mila bambini che ogni anno non si vaccinano in Italia a far perdere soldi a Big Pharma?



[1] https://www.statista.com/topics/1764/global-pharmaceutical-industry/

[2] https://www.statista.com/statistics/265102/revenues-in-the-global-vaccine-market/

[3] https://en.wikipedia.org/wiki/MenAfriVac

[4] https://www.statista.com/statistics/258022/top-10-pharmaceutical-products-by-global-sales-2011/

[5] https://www.fool.com/investing/2016/07/31/12-big-pharma-stats-that-will-blow-you-away.aspx

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