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sabato 21 settembre 2019

Tutte le opinioni sono rispettabili… O no?


«Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi ‘la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza’.»
Isaac Asimov
«La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l'illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante da contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.»
Kark Popper
«L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione

Costituzione della Repubblica Italiana, art. 1
Tutti hanno gli stessi diritti e tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni; ma non tutte le opinioni hanno lo stesso valore o sono ugualmente rispettabili.

L'opinione del cardiologo su quel dolorino che ti viene al petto quando fai uno sforzo conta più di quella del lattaio; e l'opinione del pedofilo sulla libertà sessuale di tuo figlio di 6 anni non è poi tanto rispettabile, così come non lo è quella del ladro che pensa che ciò che è tuo sia suo o di chi ritiene lecito truffare gli anziani.

Quando un'opinione è un crimine non è rispettabile, nemmeno se a esprimerla è una maggioranza. Se la maggioranza decide, col sacrosanto e democratico voto, che la minoranza dev'essere soppressa fisicamente, che non fa più parte del genere umano o che semplicemente dev'essere discriminata, quest'ultima non è antidemocratica o fascista se si oppone. Nelle democrazie moderne esistono le costituzioni che stabiliscono i limiti di ciò che anche una maggioranza può fare, fossero anche tutti contro uno.

È per questo motivo che una società tollerante non può tollerare l'intolleranza e che il fascismo ed il razzismo sono crimini e non opinioni lecite e rispettabili. Se sei fascista o razzista, l'anti-democtatico non è chi ti censura: l'anti-democratico sei tu…

venerdì 22 giugno 2018

Migranti economici

Migranti economici, USA,
anni '30 del secolo scorso
Nel 1939 erano gli abitanti dell'Oklahoma e degli stati centrali degli USA che salivano su delle automobili scassate tenute letteralmente insieme da un po' di fil di ferro e attraversavano il deserto del New Mexico per scappare dalla carestia prima di morir di fame, cercando lavoro in California. Oggi sono i cosiddetti "migranti economici" di tanti stati dell'Africa che cercano lavoro in Europa.

Di "Furore", il capolavoro di John Steinbeck pubblicato nel 1939, ho già parlato qui. Oggi, su twitter, ho letto alcuni commenti che sembravano dialoghi tratti da questo libro stupendo.

In poche righe di un libro scritto 80 anni fa ecco quasi (*) tutte le dinamiche di odio verso i migranti che vediamo quotidianamente oggi su giornali, TV e social media:
[...]

E… ora ti dico una cosa. Ti odiano perché si spaventano. Sanno che quando uno ha fame, la roba da mangiare se la piglia a tutt’i costi. [...] Perdio, e ancora non v’hanno mai chiamati ‘Okie’!”

Tom disse: “Okie? Che roba è?”.

“Prima Okie voleva dire che venivi dall’Oklahoma. Ora vuole dire che sei un lurido figlio di puttana, che sei lo schifo dell’umanità. Di suo non vuole dire niente, è il modo come lo dicono. Ma non ve lo posso spiegare. Dovete andarci. M’hanno detto che laggiù ce ne sono trecentomila come noi, e vivono come i maiali perché in California la terra è tutta privata. Terra libera non ce n’è più. E quelli che ce l’hanno se la tengono stretta a costo di ammazzare mezzo mondo per non mollarla. E si spaventano, e questo li fa imbestialire. Andate a vedere. Andate a sentire. La terra è la più bella del mondo, ma la gente ti tratta male. Sono così spaventati che si trattano male pure tra loro.”

Tom abbassò lo sguardo sull’acqua, e piantò i talloni nella sabbia. “E se uno si trova un lavoro e mette da parte un po’ di soldi, un pezzo di terra se lo può comprare?”

L’uomo più anziano scoppiò a ridere e guardò il figlio, e il suo silenzioso figlio fece un sogghigno quasi di trionfo. E l’uomo disse: “Non ce l’avrete mai un lavoro fisso. Vi toccherà cercarvi un pezzo di pane ogni giorno. E lo farete colla gente che vi guarda male. Metti che raccogliete il cotone, vi chiederete se le pese sono truccate. Alcune sono truccate, altre no. Ma per voi saranno truccate tutte quante, e non saprete quali, e tanto non ci potete fare niente lo stesso”.

[...]

“Gli Okie? Sono tutti dei disperati.”

“Cristo, io non me la fiderei a passare il deserto con un catorcio come quello.”

“Be’, tu e io abbiamo il cervello. Quei maledetti Okie non hanno cervello e manco cuore. Non sono esseri umani. Un essere umano non ce la farebbe a vivere come loro. Non ce la farebbe a vivere con quella sporcizia e quella miseria. Quelli mica sono tanto meglio delle scimmie.”

[...]

Erano affamati, ed erano agguerriti. Avevano sperato di trovare un focolare, e trovarono solo odio. Okie: i proprietari li odiavano, perché i proprietari si sapevano fiacchi mentre gli Okie erano forti, si sapevano sazi mentre gli Okie erano affamati; e forse i proprietari avevano saputo dai loro nonni quanto sia facile rubare la terra a un uomo fiacco quando sei agguerrito e affamato e armato. I proprietari li odiavano. Nelle città i bottegai li odiavano perché non avevano denaro da spendere: non esiste strada più breve per ottenere il disprezzo di un bottegaio, e il suo rispetto segue il percorso opposto. Nelle città i piccoli banchieri odiavano gli Okie perché con loro non c’era niente da spremere: non possedevano niente. E i braccianti odiavano gli Okie perché un uomo affamato deve lavorare, e se deve lavorare, se è costretto a lavorare, chi lo ingaggia gli dà automaticamente una paga più bassa per il suo lavoro, e a quel punto nessuno riesce a spuntare una paga più alta.

E gli espropriati, gli emigranti, inondarono la California: duecentocinquantamila, trecentomila. Dietro di loro i trattori invadevano la terra e i mezzadri erano costretti a lasciarla. E nuove ondate erano in viaggio, nuove ondate di espropriati e senzatetto, incattiviti, risoluti, e pericolosi.
Inutile dire che anche oggi, come allora, la guerra tra poveri impedisce di vedere chi è il vero nemico.

(*) Quasi: gli Okie erano bianchi, cristiani e parlavano l'inglese. I migranti di oggi sono quasi sempre neri, spesso musulmani e non parlano l'italiano.

giovedì 21 giugno 2018

I migranti palestrati

Mi capita di leggere sui social media i messaggi degli xenofobi elettori di Salvini o M5S (o destra estrema) che negano che i migranti economici fuggano dalla miseria perché sono tutti giovani e in salute, col fisico tirato, quasi avessero frequentato una palestra, mentre – a dir loro – dovrebbero essere scheletrici come nelle foto dei bambini dell'Africa subsahariana che muoiono di fame.

In parte hanno ragione: una volta scesi dalle barche, curati e rifocillati, sono quasi tutti giovani, forti e in salute. La ragione però finisce qui: non potrebbero in alcun modo essere come nelle foto di quelli che muoiono di fame e non è complesso da capire nemmeno per chi vota Lega...

domenica 28 maggio 2017

L'omeopatia uccide

Il 4 giugno 2013 alcuni senatori pentastellati hanno presentato un disegno di legge per il riconoscimento dell'omeopatia come metodica terapeutica (n. 768). I loro nomi sono Maurizio Romani, Elena Fattori, Ivana Simeoni, Paola Taverna (quella convinta che a stabilire se i vaccini causino o meno l'autismo possa essere un tribunale), Lorenzo Battista, Enza Blundo (quella della magnitudo dei terremoti), Alessandra Bencini, Bruno Marton, Michela Montevecchi, Giuseppe Vacciano, Laura Bottici, Nunzia Catalfo, Ornella Bertorotta, Giovanna Mangili, Maurizio Buccarella, Andrea Cioffi e Stefano Lucidi (*).

Ieri 27 maggio 2015 un bambino di 7 anni è morto ad Ancona per un'otite bilaterale che avrebbe potuto essere curata in pochi giorni con un antibiotico. I genitori, convinti sostenitori dell'omeopatia, l'avrebbero affidato alle cure omeopatiche proposte dal loro medico omeopata invece che farlo vedere dalla pediatra di famiglia. Questo medico avrebbe visitato il piccolo in due occasioni prescrivendo dei preparati omeopatici. Il bambino è peggiorato fino a che l'infezione non ha raggiunto il cervello. È morto in due settimane...

giovedì 10 novembre 2016

Io li odio i nazisti dell'Illinois...

Ho consultato la mia sfera di cristallo, i tarocchi, le stelle e i pianeti, l'oroscopo, le cialde nespresso (che i fondi di caffé son roba vecchia), lo spirito guida, l'angelo custode, quattro o cinque entità astrali che passavano per caso e ho provato pure con un UFO, ma andava di fretta perché doveva tracciare un cerchio nel grano e non ha potuto rispondermi. A tutti ho chiesto cosa devo aspettarmi da Trump ed ecco le loro previsioni per i prossimi anni:
  • dazi doganali sui prodotti europei (e nessuna tutela per i nostri marchi)
  • più polizia e armi (e più violenza gratuita verso neri e ispanici)
  • caporalato per gli immigrati nel sud degli USA (chi si lamenta, fuori)
  • la sanità tornerà a pagamento e sarà solo per chi se la potrà permettere
  • taglio delle tasse ai super ricchi
  • lotta ai paradisi fiscali? un ricordo!
  • disdetta degli accordi sul clima
  • trivelle libere ovunque ci sia un goccio di petrolio, senza alcun vincolo ambientale (mare artico compreso)
  • ricorso massiccio ai combustibili fossili, carbone in testa
  • leggi anti-aborto a livello federale
  • tagli a scuola
  • tagli alla ricerca di base
  • tagli alla NASA e alle sue missioni
  • i creazionisti potranno insegnare l'intelligent design come teoria scientifica, al contrario dell'evoluzionismo che sarà bandito perché offende il credo religioso di tanti imbecilli.
Dimentico sicuramente qualcosa. Per esempio:
  • qualche golpe in sud America, Africa, Asia come ai “bei” tempi
  • Israele, al primo pretesto, spianerà Gaza, prenderà possesso definitivamente di Cisgiordania e Gerusalemme
  • Cuba resterà naturalmente sotto embargo
  • Putin avrà mano libera sulle repubbliche ex sovietiche
  • Erdogan avrà mano libera contro i curdi
  • e per concludere: tortura, naturalmente.
Qualcosa non cambierà:
  • alleanza strategica coi paesi del golfo (Arabia Saudita in testa) e arabi (Egitto)
  • spartizione dell'Africa e delle sue risorse da parte delle multinazionali
  • pieno supporto alle multinazionali del petrolio
  • negli stati USA dove si è de-industrializzato (e la gente è incazzata) si continuerà a farlo
Ma in tutto questo i neo-nazisti ucraini se la vedranno davvero brutta e di questo i grillini sono contenti. Dico davvero: ho letto commenti esultanti dei grillini perché finalmente i neo-nazisti ucraini saranno puniti. Saranno in effetti gli unici fascisti a non esultare per l'elezione di Trump. Saltano di gioia tutti, da Salvini alla Meloni passando per Brunetta, da Putin a Netanyahu passando per Erdogan, dalla Le Pen a Farage passando per Orbán.
E prima di tutti gongolano e saltano di gioia negli USA i produttori di armi, big pharma, i petrolieri, i teocon del Tea Party, i creazionisti, gli antiabortisti, il KKK e … i nazisti dell’Illinois; e  quest’ultima cosa rovina un po’ il quadro idilliaco dipinto finora perché io li odio, i nazisti dell’Illinois

lunedì 31 ottobre 2016

Non solo cretini...

La violenza del sisma ha spaccato una
montagna.
Ieri la senatrice Enza Blundo del Movimento 5 Stelle ha pubblicato su FaceBook un post (che ha poi ritirato e dal quale i vertici del movimento hanno subito preso le distanze) con questo contenuto (maiuscole comprese):
Il TG1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1, ancora menzogne per interessi economici di governo!!! Anche il terremoto che ha distrutto L'Aquila fu "addomesticato" a 5.8... IL TUTTO PER NON RISARCIRE I DANNEGGIATI AL 100%.
Tra tutte le bufale questa è una delle più odiose e - puntuale - quache stronzo la ripropone a ogni terremoto e troppi sprovveduti (chiamiamoli così) la diffondono. A volte qualcuno però riesce a fare dei veri capolavori: è impressionante la quantità di bestialità concentrate in meno di 250 caratteri.

venerdì 28 ottobre 2016

Furore

"Okie" in viaggio verso
la California (1935)
“Furore” (The grapes of wrath) è il titolo di un romanzo del 1939 di John Steinbeck (USA, Premio Nobel per la letteratura nel 1962). È un libro straordinario. In Italia fu tradotto durante il ventennio fascista ma la censura ce ne "regalò" una versione ridotta e privata del suo esplosivo messaggio sociale e politico. Questa versione è stata l'unica disponibile in italiano dal 1940 fino al 2013. Ora c'è una nuova versione integrale e non censurata.

Il romanzo parla di un episodio legato alla Grande Depressione americana degli anni 30' del secolo scorso. Un periodo di straordinaria siccità e le “dust bowls” (tempeste di sabbia) distrussero campi e colture e rovinarono i contadini delle Grandi Pianure centrali (specialmente Oklahoma, Kansas e Texas). Questi si indebitarono con le banche diventando prima mezzadri sulle terre che prima gli appartenevano per finire poi col venirne cacciati. Centinaia di migliaia di persone, diseredate e ridotte alla fame, vendettero per pochi soldi tutte le loro cose, comprarono dei catorci di automobili e autocarri appena capaci di mettersi in moto e - attratti dal miraggio di un lavoro - caricarono la famiglia e quattro stracci per attraversare gli USA, diretti verso la California, una vera e propria Terra Promessa dove scorrono latte e miele.

Clandestini in viaggio verso
le nostre coste (oggi)
Molti vecchi e malati morirono durante il viaggio. Venivano sepolti dove capitava perché affidare i corpi al coroner costava troppo. I sopravvissuti arrivarono in un paese bellissimo ma ostile. Venivano chiamati con disprezzo okie (che di norma sarebbe un nomignolo per gli abitanti dell'Oklahoma ma che veniva usato come da noi si faceva per gli immigrati del Mezzogiorno chiamandoli napoletani o terroni gli immigrati del sud) ed erano accusati di rubare, di essere sporchi e di portare malattie, di violenza, furti e delle peggio nefandezze. Vennero sfruttati e trattati come bestie, vessati, insultati, provocati, discriminati, umiliati, privati di ogni dignità e incattiviti oltre ogni immaginazione.

Immagino che si capisca dove voglio andare a parare per cui non scrivo oltre. Ho solo un consiglio per chi non sopporta che vengano soccorsi i barconi di disperati in mezzo al mare, accusa le autorità di “andarli a prendere” e si attacca come un pidocchio a parole come “clandestini”: leggetevi questo libro. Lo so che è un suggerimento inutile. Lo so che la lettura non ha nessuna possibilità di fare breccia nelle menti di chi grugnisce bestialità del genere o di accendere una luce in quel buio di tenebra. Tuttavia, se anche uno solo capisse, mi sentirei già soddisfatto.

lunedì 8 settembre 2014

La bufala dei 98 milardi di condono ai gestori del gioco d'azzardo

Nel repertorio di slogan urlati dai pasdaran pentastellati su social media, commenti agli articoli dei giornali, forum e blog uno dei più gettonati è il "condono di 98 miliardi" ai gestori del gioco d'azzardo in Italia.

Da dove arrivano i 98 miliardi? È quanto il generale della Finanza Umberto Rapetto aveva inizialmente contestato alle società concessionarie. Ciò che manca negli slogan è che in seguito la Corte dei Conti ha ridotto la richiesta a 2,5 miliardi, una cifra molto alta ma lontanissima da quella cotestata inizialmente.

La cosa fastidiosa è che questi 98 miliardi continuino a girare quando anche esponenti di primo piano del M5S ammettono che le cose stanno diversamente. La prova?

Nel giorno del discorso alla Camera di Matteo Renzi per il suo insediamento come Presidente del Consiglio passò su tutti i giornali uno scambio di "pizzini" tra l'ex sindaco di Firenze e il vicepresidente della Camera Luigi di Maio. Quella che ci interessa è la risposta di Di Maio a Renzi. Eccola:
2,5 miliardi di euro di condono alle slot machine
Scrive Di Maio nel suo elenco: "2,5 miliardi di euro di condono alle slot machine".

Le società concessionarie se la sono cavata pagando 600 milioni. Di sicuro 1,9 miliardi sono uno sconto enorme che può e deve indignare; ma non è niente di paragonabile ai 98 miliardi di cui si continua impunemente a ragliare.



martedì 29 luglio 2014

Quando anche Grillo sfotteva i complottisti e le scie chimiche…

È interessante sentire quello che un disincantato Beppe Grillo raccontava tempo fa sulle scie chimiche e i complotti. Il video è stato caricato su youtube nel settembre 2012 ma non so a quanto tempo fa risalga.


Cito testualmente:
[...] La cosa interessante sono quelli seduti che stanno ad ascoltare. Chi sono? Sono ... alcuni della 5a dimensione! C'è gente che passa e dice: «perché non parli...? È colpa tutta... tutta colpa delle scie chimiche. Parla delle scie chimiche! Le abbiamo fotografate! Stanno cambiando il clima, gli americani, con le scie chimiche!». Poi arriva un altro e dice: «come mai nessuno parla della fusione fredda? Che fine ha fatto? Preparate il morto. Chi l'ha ammazzato?» e se ne va...
Certo, è un bel passo avanti da parte di chi negava l'esistenza dell'AIDS e pubblicizzava palle di ceramica per fare il bucato. Peccato solo che parecchia di quella gente stramba che chiedeva cose assurde sia diventata parlamentare o abbia oggi incarichi di rilievo nel movimento. Non passa quasi giorno che un militante o un eletto pentastellato non balzi all'onore delle cronache per le sue affermazioni poco "ortodosse". Qualche esempio? C'è il deputato Carlo Sibilla che il 20 luglio twittava «Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa»; la "cittadina" Tatiana Basilio tempo fa su facebook si lamentava che «Le sirene esistono ma ce lo nascondono»; prima ancora il deputato Paolo Bernini scriveva: «Non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all'interno del coropo umano...»; Monia Benini, l'addetta stampa del movimento al parlamento, è da tempo impegnata nella lotta contro le terribili scie chimiche; diverse sono state le iniziative dei pentastellati a livello locale contro la vaccinazione di massa e c'è anche una proposta di legge depositata in parlamento e firmata da Emanuela Corda.

Questi che gli chiedevano cose strane son riusciti a convincerlo? O tutto sommato gente così gli fa comodo? Non voglio pensar male per cui do per buona la prima: Beppe, a quando una bella interpellanza parlamentare sulle scie chimiche come il peggior Di Pietro? O magari sul signoraggio?

lunedì 2 giugno 2014

Di Battista, il ballista inconsapevole

Uno dei migliori comunicatori M5S
(figuriamoci gli altri...)

Secondo il pasdaran grillino Alessandro Di Battista (#Diba per i suoi sostenitori) il risultato elettorale deludente del M5S sarebbe stato determinato dalla bassa affluenza alle urne che a suo dire avrebbe penalizzato il suo partito.

È un grande, non c'è che dire. Ricorderò sempre la prima volta che lo sentii parlare in TV, quando sciorinò un'analisi politica di una profondità straordinaria dichiarando di non fidarsi di Renzi perché ... aveva lo sguardo falso (o qualcosa del genere). Io sono sicuro che non sia in malafede e che alle sciocchezze che dice ci creda veramente. Gliele raccontano, le ripete un paio di volte e poi si convince che siano idee sue; un po' come quei sostenitori pentastellati che danno il meglio di loro stessi nei commenti degli articoli dei giornali online: qualunque cosa leggano sul blog di Grillo, dopo un po' si convincono di averla sempre pensata - capita a chi ha dato in outsourcing la gestione del proprio cervello - e son pronti a sostenerla oltre il confine del ridicolo (quando i fatti contraddicono i convincimenti di un fanatico allora è la realtà a sbagliare).

Potrei cavarmela dicendo che da sempre alle elezioni europee gli elettori si sentono meno responsabilizzati e votano più "di pancia", dando spazio al voto di protesta. Da sempre i voti dati alle europee ai movimenti di protesta non si traducono negli stessi voti alle politiche.

A questo giro, in Italia, il partito euro-scettico anti-casta anti-sistema anti-banche ecc. ecc. ecc. che doveva non vincere ma stravincere, prendere più voti di tutti, processare sul web i suoi nemici, marciare su Roma, assediare il presidente della Repubblica, chiedere nuove elezioni politiche, vincerle e portare finalmente questi sedicenti liberatori al potere che avrebbero usato con "cattiveria" - insomma: il M5S di Grillo - ha preso la metà dei voti del principale partito di governo che ha conseguito - da solo - un risultato numerico che nel nostro paese non si vedeva da sessant'anni. Il PD è risultato il primo partito <b>in tutte</b> le regioni italiane. La colpa? Della stampa che si è limitata a ripetere le fesserie dette da Grillo senza magnificare lo splendido lavoro fatto dai pentastellati in parlamento (che si è concretizzato nel loro capolavoro politico: impedire a Renzi di partecipare alla "Partita del cuore" in favore di Emergency); e anche dei pensionati, naturalmente.

Ma torniamo ai risultati: l'affluenza alle Europee è stata bassa ma meno di quanto si prevedesse: il 58,69% (contro il 66,43% delle precedenti votazioni). Alle Europee quello di Grillo è risultato comunque il secondo partito; ha perso 3 milioni di voti in termini assoluti ma è comunque arrivato a un rispettabile 21%; ma si votava anche per eleggere i sindaci di oltre 4000 comuni. Ebbene, dove si votava anche per le amministrative l'affluenza è stata decisamente più alta: il 70,99%. Alle amministrative il partito di Grillo e Di Battista è stato molto spesso il terzo, alle spalle di Forza Italia, e con risultati decisamente più contenuti. Il M5S va ai ballottaggi in 12 casi ed elegge un sindaco su oltre 4000 comuni in cui si votava (se non ho capito male la sofisticatissima comunicazione di Grillo).

Quindi Di Battista si tranquillizzi: ha detto solo una (beh, l'ennesima) sciocchezza. Alle Europee ai grillini non è andata come speravano ma se si fosse votato di più poteva andargli peggio: come alle amministrative!

mercoledì 29 maggio 2013

Pronto Beppe?

(DRIIIIIN)

- Pronto Beppe? Ciao! Allora? Come sono andate le elezioni?
- Avete vinto? GRANDI! E avete vinto bene?
- Come? Dal 2008 i voti triplicati o quadruplicati? E gli altri hanno perso altrettanto? Ma è fantastico! E rispetto le politiche?
- Quelle non contano dici? Ma veramente... ci son state appena tre mesi fa.
- Ah, ok, il crollo dell'affluenza. Ma per voi com'è andata?
- Come dici? La propaganda dei media? I numeri che i giornali non danno? Bisogna saper leggere i numeri?
- Boh? Non capisco, comunque vabbé, dài, l'importante è che abbiate vinto. Me lo aspettavo che sarebbe stato un successone! Ballottaggi a pioggia, sindaci ovunque! Una vittoria schiacciante su tutti i fronti! Specie a Roma!
- Come? Non avete vinto a Roma? Al ballottaggio con Alemanno allora...
- No? Terzi? Ma di poco, immagino. Che sfiga.
- Voi sotto il 13% e Alemanno sopra il 30%?
- Sì ok, va bene, lui era il sindaco uscente, però...
- Senti, ma allora primo chi è arrivato?
- MARINO? Oltre il 42%? Ma com'è possibile, non è del PD?
- Non lo sanno neanche loro? A questo posso crederci.
- Ma voi, come mai nemmeno il 13%? Perdere così tanto in tre mesi...
- "Non è preoccupante"? Ma come non è preoccupante, Beppe?
- Sarà... E al ballottaggio chi appoggiate?
- Nessuno? Come sarebbe a dire "sono la stessa cosa"? Marino e Alemanno la stessa cosa? Beppe, ma hai bevuto?
- Mah... Comunque dai, almeno avete preso Siena! Oh mioddddio Siena! Lì gliele avrete suonate?! Da quant'è che parlate del MontePaschi? Lì avrete fatto il pieno! Siete stati FORTISSIMI! Perché avete VINTO a Siena, giusto?
- Ah, no? Oh, cavolo, dài almeno a Siena... Beh, sarete al ballottaggio?
- No? Oh, cavolo... Nemmeno secondi?! Terzi almeno?
- No?! Come allora?
- Dietro RIFONDAZIONE? Ma se non esiste più?
- Ah la colpa è dei cittadini senesi ingrati tutti ammanicati col Monte dei Paschi? Beppe, ma ti stai ascoltando? Che cazzo dici?
- Ok, ma comunque avrete tanti sindaci eletti al primo turno e tanti ballottaggi! Così potrete far vedere come amministrano le città i Cittadini! Dov'è che andate al ballottaggio?
- A Pomezia, Martellago e Assemini? Beppe, mapporc..
- "Assemini è importante"? Beppe, con tutto il rispetto per Assemini, ma ... che cazzo dici?
- Ossignore, Beppe... Vabbè, sentiamo, dov'è che avete eletto 'sti sindaci?
- NON NE AVETE ELETTI?!?!? Beppe, ma...
- Sì, ho capito Beppe, i giornali, la TV, però...
- Come Beppe?
- Sconfitti i partiti? Ma sei fuori? Avete perso, dai...
- Colpa dei pensionati e dei dipendenti pubblici?
- Beppe... Ma vaffanculo, va'...

(click)

sabato 20 aprile 2013

Credevo che l'avessero capito...

Carta straccia
Davvero credevo che a questo punto fosse chiaro.

L'elettorato ve l'ha urlato cominciando con Vendola in Puglia, passando poi per Pisapia a Milano, De Magistris a Napoli, Zedda a Cagliari, Orlando a Palermo per arrivare a Crocetta in Sicilia e al successo del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni: siamo di sinistra, non vogliamo accordi col centro se questo significa derogare significativamente dal nostro «progetto di società di pace, di libertà, di uguaglianza, di laicità, di giustizia, di progresso e di solidarietà», e - soprattutto - per nessuna ragione al mondo vogliamo accordi con chi è disposto a perdonare qualunque cosa al Caimano, a massacrare il paese, il lavoro, la giustizia sociale, i diritti in cambio di sconti e condoni; non lo vogliamo nemmeno se sono nove milioni perché loro avranno le loro ragioni ma noi «vogliamo che i nostri rappresentanti siano scelti per le loro capacità e la loro onestà». Vogliamo un partito che ci rappresenti perché noi paghiamo le tasse, facciamo il nostro dovere ogni giorno per tirare avanti, vogliamo una scuola pubblica che funzioni, una buona università, sanità, lavoro, giustizia, equità e una politica pulita che tolga finalmente le mani da tutto ciò che non le compete e fatta da gente per bene. Wishful thinking? Può darsi. Irrealistico volere tutto e subito? Ma no, un po’ alla volta naturalmente, siamo anche ragionevoli e pazienti… Ma è quello che vogliamo e che vi chiediamo: da vent’anni...

lunedì 7 novembre 2011

Dolcenera

Ai poveri infelici che parlano dell'alluvione che nei giorni scorsi ha colpito Genova, le Cinque Terre e la Lunigiana come di un segno dell'ira divina che porterà all'Apocalisse, dedico una canzone scritta da Fabrizio De André nel 1996. L'album era "Anime Salve" e la canzone - bellissima come tutte quelle di Faber - si intitola Dolcenera.

L'avrete sentita molte volte ma probabilmente, come me, non l'avete ascoltata. Provate a farlo ora, guardando le immagini di questo video [aggiornamento del 24/11/2011: l'audio purtroppo è stato rimosso dal video, probabilmente per problemi di copyright]. Parla dell'alluvione che nell'ottobre del 1970 colpì Genova, causando l'esondazione di vari torrenti tra i quali il Bisagno.
Allora, come oggi, la città fu devastata: stessi torrenti costretti nel cemento che esondano, l'acqua nera che corre violenta e sale nelle strade e nei vicoli fino ai primi piani delle case, i passanti travolti, le auto ammucchiate le une sopra le altre e coperte dal fango, la gente disperata, i morti...

mercoledì 6 aprile 2011

Perchè non voglio il nucleare

Uno dei reattori distrutti a Fukushima
Potrei dire che non voglio il nucleare perché ci sono state Chernobyl e Fukushima, ma non lo dico. Non è questo il punto e probabilmente in questi termini la questione sarebbe malposta.

Io non voglio il nucleare:
  • perché l'Italia non ha uranio e lo dovrebbe comprare, esattamente come compra il petrolio;
  • perché in Italia si possono fare l'eolico, il geotermico, il solare, il biogas, i biocarburanti; e perché investire nella ricerca, nelle energie alternative e nel risparmio energetico creerebbe un ciclo virtuoso di sviluppo;
  • perché in Italia le scorie nucleari di prima del 1987 sono ancora nei depositi temporanei;
  • perché in Italia la maggior parte del terriorio è a rischio sismico o idro-geologico;
  • perché in Italia franano le montagne e le colline diventano fiumi di fango, travolgendo case e persone;
  • perché in Italia ci sono imprenditori che festeggiano i terremoti;
  • perché in Italia coi terremoti crollano edifici venduti come antisismici;
  • perché in Italia, per risparmiare, c'è chi compra cemento fatto con materiali scadenti;
  • perché l'Italia è uno dei paesi più corrotti d'Europa;
  • perché in Italia non riusciamo a impedire le discariche abusive, lo scarico in mare dei veleni, l'inquinamento delle falde acquifere;
  • perché in Italia ci sono costruttori che assumono muratori in nero;
  • perché in Italia ci sono le mafie che dicono agli imprenditori da chi si devono rifornire;
  • perché in Italia chi è disonesto e costruisce illegalmente o evade il fisco portando capitali illegali all'estero è premiato con condoni e scudi fiscali;
  • perché in Italia chi fa il furbo viene considerato più intelligente e capace;
  • perché in Italia gli appalti sono concessi ad amici, parenti o in cambio di "massaggi particolari" nei centri benessere;
  • perché in Italia le grandi opere vengono realizzate spendendo 20 volte più di quanto preventivato;
  • perché è da quando sono nato che la Salerno-Reggio Calabria è quasi finita;
  • perché in Italia i rappresentanti del popolo sono spesso scelti per avvenenza fisica o perché capaci di garantire voti e non per competenza, integrità o merito;
  • perché in Italia il conflitto di interessi tra banche, imprese e finanza è tale che controllati e controllori sono le stesse persone;
  • perché i partiti che sono al governo in Italia dicono sì al nucleare, ma gli stessi partiti, quando sono al governo nelle regioni, non vogliono centrali nucleari a "casa loro";
  • ma soprattutto, perché in Italia ci sono persone pronte ad acclamare come uomo della provvidenza chi promette quanto sarebbe suo dovere e loro diritto, spacciandolo per propria concessione personale o regalo.
Per tutto questo e per altro ancora, non voglio il nucleare.

Domenica 12 e lunedì 13 giugno si vota tre volte SÌ per dire NO.
  1. vota per dire no al nucleare;
  2. vota per dire no alla privatizzazione dell'acqua;
  3. vota per dire no al legittimo impedimento;

Ricordatevi che dovrete pubblicizzarlo voi il referendum, perché non faranno passare gli spot ne' in RAI ne' su Mediaset.

Ricordatevi che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. È cioè necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.

Se il referendum non sarà pubblicizzato in TV, i cittadini non sapranno nemmeno che ci saranno dei referenda da votare il 12 giugno. Quindi i cittadini, non andranno a votare e il quorum non sarà raggiunto. Vuoi che le cose non vadano a finire cosi?

Pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.

Passaparola!

venerdì 18 marzo 2011

Che impatto hanno 7 miliardi di persone sul pianeta?

Globalizzazione, di Altan
Sul National Geographic di questo mese c'è un interessante specchietto sull'impatto umano sul pianeta, una bella provocazione cui non potevo non abboccare.

Ogni giorno TV, giornali e Web ci propongono tragedie spaventose di fronte alle quali ci sentiamo impotenti: disastri naturali, guerre, terrorismo, fame, carestie spingono tanti disperati a fuggire verso paesi con condizioni di vita migliori. È evidente che tantissime persone vivano sotto la cosiddetta soglia di povertà e muoiano di fame o di malattie oggi curabili; ed è altrettanto concreta la possibilità che qualche evento nefasto possa precipitare anche noi occidentali privilegiati in quelle condizioni; e che questi privilegi siano messi in discussione.

D'altra parte è altrettanto vero che molte di quelle malattie cent'anni fa erano incurabili e se, come sembra, entro quest'anno la popolazione mondiale toccherà i 7 miliardi di individui, ciò significa che viviamo più a lungo, anche nei posti dove si muore di più, e che dunque le condizioni globali dell'umanità devono essere migliorate. I recenti avvenimenti nel Nord Africa sono stati possibili anche per il Web che ha permesso il coordinamento della ribellione e ha sbattuto in faccia a tutti la consapevolezza che molto di ciò che pensavamo di quella gente era sbagliato.

Con la globalizzazione paesi come l’India e la Cina, che da soli hanno un terzo della popolazione mondiale, pretendono per la propria gente un tenore di vita più alto e stanno erodendo fortemente il dominio economico dell'occidente ricco e opulento oggi in crisi.

Insomma, siamo ormai 7 miliardi ma abbiamo ancora un futuro?

L'impatto che tutto ciò ha sul pianeta è sotto gli occhi di tutti. Non passa giorno che qualcuno non ci dica che le risorse stanno per finire, che il petrolio è agli sgoccioli e servono altre fonti di energia, che il clima sta cambiando a causa dell'uomo, che il riscaldamento globale porterà migrazioni di massa senza precedenti e cambierà l'assetto socio economico mondiale.

Perché aumenta il nostro impatto sul pianeta? È colpa della sola crescita demografica, che in 111 anni ha portato la popolazione mondiale dagli 1,8 miliardi del 1900 ai 7 miliardi di quest’anno? Del benessere, che implica maggiori consumi di energia e altre risorse? Oppure della tecnologia, che offre sempre nuovi strumenti di sfruttamento delle risorse?

domenica 23 gennaio 2011

Il mediatore solitario...

Che giornalisti e politici raccontino balle non è certo una novità. Il problema è che spesso lo fanno anche quando - magari - sono convinti di dire la verità.

Un caso tipico è la leggenda metropolitana del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica di Forlì che avrebbe un solo iscritto, citato come proverbiale esempio dell'inefficienza dell'università italiana.

La leggenda nasce con un articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 12 dicembre 2006. I giornalisti scrivevano:
C'è un Robinson disperso su un'isoletta universitaria di Forlì che non ha neanche un Venerdì con cui parlare: è l'unico iscritto al corso di Scienze della mediazione linguistica. Ma con chi può mediare, se non c'è un selvaggio con cui aprir bocca? Una solitudine da incubo...
A rincarare la dose ci pensa "Il Giornale" il 16 ottobre 2008, quando Matthias Pfaender riprende pari pari la notizia:
[...] al primo gennaio del 2007 il corso di Scienze della mediazione linguistica a Forlì contava un solo iscritto; chissà con chi mediava. Forse con i soli in grado di capire il suo stato d’animo
Di recente, durante e dopo la discussione finale sul Disegno di Legge Gelmini, ci hanno pensato due esponenti della maggioranza parlamentare a dare ancor più visibilità mediatica alla faccenda.

Prima il deputato Fabio Rampelli, che nel suo intervento alla Camera dei deputati del 13 dicembre 2010 ha detto:
Addirittura, a Forlì, c'è un poveraccio che studia da solo mediazione linguistica: ma con chi media, se è solo?
L'ultima in ordine di tempo a ricorrere a questa facile battuta è stata la Ministra Giorgia Meloni, che a "Porta a Porta" ha detto testualmente, con la sua innata finezza:
Io cito sempre il caso di quel poveretto che studia mediazione linguistica a Forlì ed è l’unico iscritto. Dico io «sei rimasto da solo, ma cche tte medi?»
Ma il dubbio di aver scritto/detto castronerie a questi gli è mai venuto? Prima di sputare addosso a studenti, docenti e dipendenti si son presi la briga di verificare? Evidentemente, no. Infatti è una balla...

lunedì 3 maggio 2010

Lettera ai creazionisti

Cari creazionisti,

Grazie del vostro sostegno, sono molto obbligato.

Ora crescete e moltiplicatevi. Generate molti bambini e, sì, i vostri figli genereranno altri bambini, i loro bambini altri bambini, e questi altri ancora.

Alla fine i geni che vi hanno resi delle tali teste di rapa saranno eliminati per selezione naturale.

Perché è così che funziona!


L'Onnipotente  

lunedì 3 agosto 2009

Iraq, una guerra illegale

Tempo fa scrissi qualche riga sulla questione della Guerra del Golfo. Oggi che gli attori di quella vicenda sono quasi tutti usciti di scena in un modo o nell’altro e che anche gli USA si apprestano a "disimpegnarsi" da quella parte del mondo, quelle righe mi son ricapitate tra le mani e mi va di pubblicarle qui...

22 Dicembre 2004

IraqHa fatto molto scalpore in questi giorni la dichiarazione del Segretario Generale dell’ONU Kofi Hannan, secondo il quale la guerra mossa da Stati Uniti e Gran Bretagna all’Iraq sarebbe stata illegale (BBC).

Esistono in effetti delle ragioni di diritto internazionale che confermano la clamorosa dichiarazione di Kofi Hannan e il Segretario Generale delle Nazioni Unite è un diplomatico, anzi: è il principe dei diplomatici, dati il suo ruolo e la suo posizione. Il suo messaggio, tuttavia, è tutto fuorché diplomatico - ad essere onesti è brutalmente politico - e le motivazioni formali non sono troppo interessanti. Vediamo quindi cosa rende questo conflitto illegale nella sostanza.

A parte il dato ormai acquisito che nessuno degli attentatori dell’11/9 era iracheno, c’è stata una commissione - la commissione 11/09 - nominata dal Congresso degli USA e dal presidente Bush, che ha stabilito ufficialmente che tra gli attentati del 11/9 e l’Iraq non c’era alcun rapporto, così come non c’era alcun rapporto tra il governo irakeno e il terrorismo internazionale di Al Queda.