Oggi, 15 dicembre 2009, la NASA ha lanciato la missione WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer). Un razzo Delta II ha portato il satellite in orbita polare intorno al nostro pianeta, a 500 km di quota.
WISE mapperà l'intero cielo osservandolo nell'infrarosso, e lo farà con una sensibilità e una risoluzione molto migliori di qualunque missione precedente.
Quasi tutti i corpi nell'universo brillano nell'infrarosso e la missione catalogherà gli oggetti astronomici più disparati, dagli asteroidi vicini alla Terra, alle stelle più fredde e meno luminose come le nane brune, ai dischi di polveri e gas dove si formano i pianeti e le stelle, fino alle galassie più lontane.
martedì 15 dicembre 2009
martedì 8 dicembre 2009
Niente (più) UFO, siamo inglesi
Nei tabloid e nei quotidiani britannici ha fatto capolino una notizia che sarà pesante da digerire per tutti gli appassionati di UFO.
Il Ministero della Difesa britannico, sul suo sito web, ha rilasciato senza alcuna pubblicità una dichiarazione che ha colto di sorpresa tutti quelli che si aspettavano che dai documenti segreti sugli UFO, recentemente resi pubblici dalle autorità britanniche, potesse uscire qualche notizia bomba su eventuali visitatori alieni del nostro pianeta.
Il Ministero della Difesa britannico, sul suo sito web, ha rilasciato senza alcuna pubblicità una dichiarazione che ha colto di sorpresa tutti quelli che si aspettavano che dai documenti segreti sugli UFO, recentemente resi pubblici dalle autorità britanniche, potesse uscire qualche notizia bomba su eventuali visitatori alieni del nostro pianeta.
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domenica 6 dicembre 2009
Orbs, fateli da voi
Cosa sono gli orbs? A molti di voi sarà capitato di scattare una foto con flash usando una fotocamera digitale e di vedere dei misteriosi cerchietti biancastri sull'immagine.
Un esempio è la foto qui a fianco. Sulla felpa grigia stesa sulla spalliera della sedia se ne vedono chiaramente due. Uno è in basso a sinistra, tra due piedi della sedia. Un altro piccolo è a destra, sul bordo esterno della cassettiera. Cosa sono questi misteriosi dischetti che aleggiano nell'aria?
Sono stati battezzati orbs. Da noi ancora non se ne sente parlare tantissimo, ma oltreoceano di siti che parlano di questo fenomeno ce ne sono tanti. Quelli sul paranormale, esoterici, newage, e i sedicenti indagatori del mistero parlano di sfere di plasma energetico, entità extradimensionali, ectoplasmi, sonde aliene, sonde di esplorazione temporale inviate dal futuro, ectoplasmi, globi di energia, auree, ecc; naturalmente c'è chi li collega ai cerchi nel grano, agli UFO o roba simile (si vedano gli approfondimenti in fondo all'articolo).
Qui a fianco c'è l'ingrandimento dell'orb (in italiano si tradurrebbe col desueto termine orbe, ma globo luminoso va benissimo) più visibile della foto precedente.
Cos'è questo oggetto misterioso? Certo che un aspetto ectoplasmatico ce l'ha... Sembra proprio una sfera ed è così evanescente e fredda. E quei cerchi concentrici? Sembra quasi di vederci qualcosa dentro... Possibile che venga davvero da un'altra dimensione, da un altro mondo o da un altro tempo? Possibile che un semplice flash possa aprire uno spiraglio su un abisso di misteri che la scienza non sa spiegare?
Un esempio è la foto qui a fianco. Sulla felpa grigia stesa sulla spalliera della sedia se ne vedono chiaramente due. Uno è in basso a sinistra, tra due piedi della sedia. Un altro piccolo è a destra, sul bordo esterno della cassettiera. Cosa sono questi misteriosi dischetti che aleggiano nell'aria?
Sono stati battezzati orbs. Da noi ancora non se ne sente parlare tantissimo, ma oltreoceano di siti che parlano di questo fenomeno ce ne sono tanti. Quelli sul paranormale, esoterici, newage, e i sedicenti indagatori del mistero parlano di sfere di plasma energetico, entità extradimensionali, ectoplasmi, sonde aliene, sonde di esplorazione temporale inviate dal futuro, ectoplasmi, globi di energia, auree, ecc; naturalmente c'è chi li collega ai cerchi nel grano, agli UFO o roba simile (si vedano gli approfondimenti in fondo all'articolo).
Qui a fianco c'è l'ingrandimento dell'orb (in italiano si tradurrebbe col desueto termine orbe, ma globo luminoso va benissimo) più visibile della foto precedente.
Cos'è questo oggetto misterioso? Certo che un aspetto ectoplasmatico ce l'ha... Sembra proprio una sfera ed è così evanescente e fredda. E quei cerchi concentrici? Sembra quasi di vederci qualcosa dentro... Possibile che venga davvero da un'altra dimensione, da un altro mondo o da un altro tempo? Possibile che un semplice flash possa aprire uno spiraglio su un abisso di misteri che la scienza non sa spiegare?
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mercoledì 18 novembre 2009
I Maya, il 2012 e il codice di Dresda
Sul web si parlava tanto della "fine del mondo" nel 2012 già da un paio d'anni. Ora che è uscito l'omonimo kolossal cinematografico dagli effetti speciali straordinari (e dalla trama assolutamente inesistente) sull'apocalisse Maya, di questo fenomeno si è accorta anche la TV.
Al di la delle insulse stupidaggini che si dicono sul piano scientifico (allineamenti planetari o galattici, esplosioni solari, inversione dei poli magnetici, inversione dei poli geografici, arresto del moto di rotazione, fusione totale dei ghiacci in un lampo, nibiru e chi più ne ha più ne metta) resta come base della discussione la (presunta) profezia dei Maya sulla fine del mondo. Ogni sito catastrofista fornisce la propria interpretazione, citando altri siti catastrofisti o newage o maestri della fuffa come Gregg Braden, che parlò del presunto allineamento col centro della galassia, già discusso in questo blog.
Ma cosa hanno lasciato scritto di preciso i Maya su questo argomento?
Della loro cultura ci è giunto pochissimo perché il solerte vescovo Diego De Landa fece bruciare tutti i documenti e gli scritti di questa civiltà. L'intento era di fare tabula rasa dei loro usi, storia, cultura e religione per poter evangelizzare lo Yucatan. Si sono salvate delle iscrizioni nei monumenti, delle stele e pochissimi scritti, detti codici, che portano il nome delle città o dei posti in cui sono conservati: Parigi, Madrid, Grolier, Praga e il più completo, quello di Dresda. Cito da Wikipedia:
Al di la delle insulse stupidaggini che si dicono sul piano scientifico (allineamenti planetari o galattici, esplosioni solari, inversione dei poli magnetici, inversione dei poli geografici, arresto del moto di rotazione, fusione totale dei ghiacci in un lampo, nibiru e chi più ne ha più ne metta) resta come base della discussione la (presunta) profezia dei Maya sulla fine del mondo. Ogni sito catastrofista fornisce la propria interpretazione, citando altri siti catastrofisti o newage o maestri della fuffa come Gregg Braden, che parlò del presunto allineamento col centro della galassia, già discusso in questo blog.
Ma cosa hanno lasciato scritto di preciso i Maya su questo argomento?
Della loro cultura ci è giunto pochissimo perché il solerte vescovo Diego De Landa fece bruciare tutti i documenti e gli scritti di questa civiltà. L'intento era di fare tabula rasa dei loro usi, storia, cultura e religione per poter evangelizzare lo Yucatan. Si sono salvate delle iscrizioni nei monumenti, delle stele e pochissimi scritti, detti codici, che portano il nome delle città o dei posti in cui sono conservati: Parigi, Madrid, Grolier, Praga e il più completo, quello di Dresda. Cito da Wikipedia:
Il codice contiene solo 74 pagine; tratta esclusivamente temi di ordine religioso e rituale, come il moto orbitale di Venere, il calcolo delle sue fasi, le previsioni delle eclissi solari e lunari, le cerimonie per il nuovo anno. [...] Altri capitoli sono dedicati a Chaak, il dio della pioggia [...]Quella riportata poco sopra è l'ultima pagina del codice di Dresda e parla di un diluvio...
mercoledì 11 novembre 2009
Sito Apollo 11 fotografato ad alta risoluzione da LRO
Dopo aver fotografato ad alta risoluzione i siti di atterraggio di Apollo 12 e Apollo 17 (vedere qui), il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha ripreso anche lo storico sito di Apollo 11, l'astronave che ha portato i primi uomini sulla Luna nel 1969.
Il dettaglio della base del modulo lunare è visibile chiaramente nell'ingrandimento qui a fianco.
Si possono distinguere "zampe" del modulo di atterraggio e (cliccando l'immagine per ingrandirla) le tracce lasciate dagli astronauti. Le tre macchioline bianche in basso sono gli strumenti scientifici lasciati sulla superficie della Luna da Armstrong e Aldrin.
Il dettaglio della base del modulo lunare è visibile chiaramente nell'ingrandimento qui a fianco.
Si possono distinguere "zampe" del modulo di atterraggio e (cliccando l'immagine per ingrandirla) le tracce lasciate dagli astronauti. Le tre macchioline bianche in basso sono gli strumenti scientifici lasciati sulla superficie della Luna da Armstrong e Aldrin.
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venerdì 6 novembre 2009
2012, le prove
Quello che si dice sul 2012 è tutto vero, ora ho le prove, non può essere un caso:
;-)
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giovedì 5 novembre 2009
Siti di atterraggio di Apollo 12 e 17 fotografati da LRO
La sonda LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) della NASA, il killer del lunacomplottismo (si veda La triste fine dei lunacomplottisti - parte 1, parte 1.5 e parte 2), in orbita lunare dal giugno di quest'anno (2009) per mappare la superficie del nostro satellite, è scesa finalmente alla quota operativa di 50 km.
Dopo avere fotografato i siti di atterraggio di tutte le missioni Apollo dalla precedente quota di 100 km, ci sta ora mandando le immagini ad alta risoluzione degli stessi posti.
Questo è il dettaglio, commentato, del sito di atterraggio della missione Apollo 12:Questo invece è il sito di atterraggio dell'Apollo 17 :I relativi annunci della NASA con tutti gli approfondimento del caso sono qui:
Dopo avere fotografato i siti di atterraggio di tutte le missioni Apollo dalla precedente quota di 100 km, ci sta ora mandando le immagini ad alta risoluzione degli stessi posti.
Questo è il dettaglio, commentato, del sito di atterraggio della missione Apollo 12:Questo invece è il sito di atterraggio dell'Apollo 17 :I relativi annunci della NASA con tutti gli approfondimento del caso sono qui:
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lunedì 2 novembre 2009
Strade (troppo) antiche
«Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. [...] In tempi posteriori [...], essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte [...] tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve».
Così Platone in uno dei suoi dialoghi - il Timeo - intorno al 360 A.C., parla di Atlantide, uno dei miti più antichi e affascinanti. Da questo ne sono derivati tanti altri (Mu, Lemuria, Iperborea, ...) ma tutti hanno in comune un continente perduto, rovine sommerse o sepolte di antiche civiltà avanzate, distrutte da qualche immane catastrofe naturale o dalla ferocia dell'uomo (o da qualcuno dei nostri tanti difetti: stupidità, arroganza, ...).
Pompei, Ercolano, Santorini, Troia, templi sepolti da oceani verdi in Asia o in Sud America o città sommerse da mari di sabbia in Africa e in Medio Oriente (o semplicemente dal tempo) sono lì a testimoniare che eventi del genere nel passato sono successi.
C'è però chi questo passato vorrebbe allontanarlo oltre quanto riportano i testi accademici e gli studiosi. Ogni anno qualcuno annuncia di aver scoperto una qualche Atlantide. Ci sono centinaia di siti web che riportano foto di pavimentazioni, blocchi squadrati, mura crollate e adagiate sul fondo di qualche mare o affioranti da qualche collina... O almeno, così sembra...
Così Platone in uno dei suoi dialoghi - il Timeo - intorno al 360 A.C., parla di Atlantide, uno dei miti più antichi e affascinanti. Da questo ne sono derivati tanti altri (Mu, Lemuria, Iperborea, ...) ma tutti hanno in comune un continente perduto, rovine sommerse o sepolte di antiche civiltà avanzate, distrutte da qualche immane catastrofe naturale o dalla ferocia dell'uomo (o da qualcuno dei nostri tanti difetti: stupidità, arroganza, ...).
Pompei, Ercolano, Santorini, Troia, templi sepolti da oceani verdi in Asia o in Sud America o città sommerse da mari di sabbia in Africa e in Medio Oriente (o semplicemente dal tempo) sono lì a testimoniare che eventi del genere nel passato sono successi.
C'è però chi questo passato vorrebbe allontanarlo oltre quanto riportano i testi accademici e gli studiosi. Ogni anno qualcuno annuncia di aver scoperto una qualche Atlantide. Ci sono centinaia di siti web che riportano foto di pavimentazioni, blocchi squadrati, mura crollate e adagiate sul fondo di qualche mare o affioranti da qualche collina... O almeno, così sembra...
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