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Uno dei reattori distrutti a Fukushima |
Potrei dire che non voglio il nucleare perché ci sono state Chernobyl e Fukushima, ma non lo dico. Non è questo il punto e probabilmente in questi termini la questione sarebbe malposta.
Io non voglio il nucleare:
- perché l'Italia non ha uranio e lo dovrebbe comprare, esattamente come compra il petrolio;
- perché in Italia si possono fare l'eolico, il geotermico, il solare, il biogas, i biocarburanti; e perché investire nella ricerca, nelle energie alternative e nel risparmio energetico creerebbe un ciclo virtuoso di sviluppo;
- perché in Italia le scorie nucleari di prima del 1987 sono ancora nei depositi temporanei;
- perché in Italia la maggior parte del terriorio è a rischio sismico o idro-geologico;
- perché in Italia franano le montagne e le colline diventano fiumi di fango, travolgendo case e persone;
- perché in Italia ci sono imprenditori che festeggiano i terremoti;
- perché in Italia coi terremoti crollano edifici venduti come antisismici;
- perché in Italia, per risparmiare, c'è chi compra cemento fatto con materiali scadenti;
- perché l'Italia è uno dei paesi più corrotti d'Europa;
- perché in Italia non riusciamo a impedire le discariche abusive, lo scarico in mare dei veleni, l'inquinamento delle falde acquifere;
- perché in Italia ci sono costruttori che assumono muratori in nero;
- perché in Italia ci sono le mafie che dicono agli imprenditori da chi si devono rifornire;
- perché in Italia chi è disonesto e costruisce illegalmente o evade il fisco portando capitali illegali all'estero è premiato con condoni e scudi fiscali;
- perché in Italia chi fa il furbo viene considerato più intelligente e capace;
- perché in Italia gli appalti sono concessi ad amici, parenti o in cambio di "massaggi particolari" nei centri benessere;
- perché in Italia le grandi opere vengono realizzate spendendo 20 volte più di quanto preventivato;
- perché è da quando sono nato che la Salerno-Reggio Calabria è quasi finita;
- perché in Italia i rappresentanti del popolo sono spesso scelti per avvenenza fisica o perché capaci di garantire voti e non per competenza, integrità o merito;
- perché in Italia il conflitto di interessi tra banche, imprese e finanza è tale che controllati e controllori sono le stesse persone;
- perché i partiti che sono al governo in Italia dicono sì al nucleare, ma gli stessi partiti, quando sono al governo nelle regioni, non vogliono centrali nucleari a "casa loro";
- ma soprattutto, perché in Italia ci sono persone pronte ad acclamare come uomo della provvidenza chi promette quanto sarebbe suo dovere e loro diritto, spacciandolo per propria concessione personale o regalo.
Per tutto questo e per altro ancora, non voglio il nucleare.
Domenica 12 e lunedì 13 giugno si vota tre volte SÌ per dire NO.
- vota sì per dire no al nucleare;
- vota sì per dire no alla privatizzazione dell'acqua;
- vota sì per dire no al legittimo impedimento;
Ricordatevi che dovrete pubblicizzarlo voi il referendum, perché non faranno passare gli spot ne' in RAI ne' su Mediaset.
Ricordatevi che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. È cioè necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.
Se il referendum non sarà pubblicizzato in TV, i cittadini non sapranno nemmeno che ci saranno dei referenda da votare il 12 giugno. Quindi i cittadini, non andranno a votare e il quorum non sarà raggiunto. Vuoi che le cose non vadano a finire cosi?
Pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!