⇐ Torna alla 2ª parte
5. Dare nomi alle cose è dominarle
Così come i pensieri e gli oggetti, anche i nomi hanno potere. La capacità del linguaggio di scovare associazioni agisce su di noi come un incantesimo. Piaget diceva che i bambini spesso confondono gli oggetti coi loro nomi, un fenomeno che ha etichettato come "realismo nominale". Rozin e colleghi hanno dimostrato il realismo nominale negli adulti.
Dopo aver visto versare dello zucchero in due bicchieri d'acqua ed aver personalmente messo le etichette "zuccherato" in uno e "velenoso" nell'altro, la maggior parte delle persone preferiscono bere dal bicchiere con su scritto "zuccherato" e sono comunque intimoriti da uno sempre da loro etichettato "non velenoso" (il subconscio non elabora i negativi). Rozin ha anche visto che le persone sono riluttanti a stracciare un bigliettino su cui sia scritto il nome della persona amata. Simboli arbitrari portano con loro l'essenza di ciò che rappresentano. Sulla stessa falsariga «l'adozione del nome Adolf diminuì fortemente negli anni 1940», fa notare Rozin.
6. Il Karma è bastardo
In terza media un ragazzino chiamato Kevin aveva l'hobby di darmi sui nervi, di prendermi in giro per tutto, dal taglio dei capelli ai laccetti delle scarpe. Avrei voluto tanto dargli un bel calcione dove meritava ma ... non ho dovuto farlo. Un bel giorno ebbe un piccolo incidente col manubrio di una bicicletta. Con la sua virilità menomata, non potei far altro che sentire che c'era un senso di giustizia nell'universo. Se l'era meritato.
Credere che il mondo sia giusto mette la nostra mente a proprio agio e anche quando ci sono cose fuori dal nostro controllo, esse capitano per una ragione.
domenica 30 maggio 2010
Il pensiero magico - parte 4ª
⇐ Torna alla 3ª parte
Non dovreste desiderare nemmeno di stare all'estremità scettica dello spettro. «Essere totalmente non-magici è davvero poco salutare», dice Peter Brugger, primario di neuropsicologia alla Clinica Universitaria di Zurigo». Ha dei dati che collegano fortemente la mancanza di ideazione magica con l'anedonia, l'incapacità di provare piacere. «Gli studenti non-magici tipicamente non si divertono andando alle feste e così via».
Ha anche trovato una sostanza chimica chiave coinvolta nel pensiero magico. La dopamina, un neurotrasmettitore usato dal cervello per marcare le esperienze come significative, scorre a fiumi nel cervello degli schizofrenici che vedono significati ovunque, ma sgocciola appena in quello di molti depressi che lottano per trovar valore nella vita di ogni giorno. In un esperimento quelli che credono nel paranormale (che hanno alti livelli di dopamina) erano più proni dei non credenti a vedere volti inesistenti in immagini confuse; ma lo erano anche meno a non notarle quando c'erano veramente. Tutti vedevano più volti quando gli veniva somministrato un farmaco per alzare il livello di dopamina.
Brugger sostiene che la capacità di vedere degli schemi e fare associazioni mentali anche sconnesse accresce la creatività ed ha anche una funzione pratica: «se sei in una prateria è sempre meglio supporre che possa esserci una tigre in agguato».
Non dovreste desiderare nemmeno di stare all'estremità scettica dello spettro. «Essere totalmente non-magici è davvero poco salutare», dice Peter Brugger, primario di neuropsicologia alla Clinica Universitaria di Zurigo». Ha dei dati che collegano fortemente la mancanza di ideazione magica con l'anedonia, l'incapacità di provare piacere. «Gli studenti non-magici tipicamente non si divertono andando alle feste e così via».
Ha anche trovato una sostanza chimica chiave coinvolta nel pensiero magico. La dopamina, un neurotrasmettitore usato dal cervello per marcare le esperienze come significative, scorre a fiumi nel cervello degli schizofrenici che vedono significati ovunque, ma sgocciola appena in quello di molti depressi che lottano per trovar valore nella vita di ogni giorno. In un esperimento quelli che credono nel paranormale (che hanno alti livelli di dopamina) erano più proni dei non credenti a vedere volti inesistenti in immagini confuse; ma lo erano anche meno a non notarle quando c'erano veramente. Tutti vedevano più volti quando gli veniva somministrato un farmaco per alzare il livello di dopamina.
Brugger sostiene che la capacità di vedere degli schemi e fare associazioni mentali anche sconnesse accresce la creatività ed ha anche una funzione pratica: «se sei in una prateria è sempre meglio supporre che possa esserci una tigre in agguato».
domenica 16 maggio 2010
Pensiero magico
«Ratzinger vorrebbe limitare la ricerca scientifica... Ma sì, affidiamoci al pensiero magico! Perché non torniamo all'analisi delle interiora di pollo per divinare il futuro, già che ci siamo?
Chissà? Magari sbaglio io... Magari Ratzinger ha ragione... E se la cura del cancro fosse qualcosa che non può essere scoperto dalla scienza medica? Se fosse ... farsi lo sciampo con lo yogurt? Non potremmo mai saperlo se ci affidassimo solo alla scienza. E se magari la cura del cancro fosse strofinarsi la fronte con un pesce? Con un tipo particolare di pesce - che so? - un'orata? Non potrebbe essere? Oppure se la cura del cancro fosse tagliarsi i peli del naso, metterli in una bustina di carta, infilarla sotto il cuscino e dormirci sopra tutta la notte? Non potrebbe essere quella la cura per il cancro?
No, perché questo è pensiero magico. Quello della chiesa è pensiero magico. Non a caso qualche mese fa nell'udienza del mercoledì al Vaticano Ratzinger ha esortato gli esorcisti a continuare il buon lavoro... Parole di incoraggiamento anche per i cacciatori di vampiri.
La gente va tutelata dai ciarlatani.»
Approfondimenti:
Chissà? Magari sbaglio io... Magari Ratzinger ha ragione... E se la cura del cancro fosse qualcosa che non può essere scoperto dalla scienza medica? Se fosse ... farsi lo sciampo con lo yogurt? Non potremmo mai saperlo se ci affidassimo solo alla scienza. E se magari la cura del cancro fosse strofinarsi la fronte con un pesce? Con un tipo particolare di pesce - che so? - un'orata? Non potrebbe essere? Oppure se la cura del cancro fosse tagliarsi i peli del naso, metterli in una bustina di carta, infilarla sotto il cuscino e dormirci sopra tutta la notte? Non potrebbe essere quella la cura per il cancro?
No, perché questo è pensiero magico. Quello della chiesa è pensiero magico. Non a caso qualche mese fa nell'udienza del mercoledì al Vaticano Ratzinger ha esortato gli esorcisti a continuare il buon lavoro... Parole di incoraggiamento anche per i cacciatori di vampiri.
La gente va tutelata dai ciarlatani.»
(Daniele Luttazzi, "Decameron, ovvero politica, sesso, religione e morte")
Approfondimenti:
- Il pensiero magico e l'illusione della razionalità quotidiana (Benessere.com)
- Magical thinking (Wikipedia)
- Wishful thinking (Wikipedia)
- Magical thinking (Psycology Today)
- L'equazione di Flake
lunedì 3 maggio 2010
Come costruire una macchina del tempo
Quello di viaggiare nel tempo è uno dei sogni più arditi dell'uomo. Chi non ha mai pensato che cosa farebbe se potesse tornare indietro nel tempo? Sul Daily Mail il grande cosmologo Stephen Hawking ha scritto uno splendido articolo per far capire a noi comuni mortali cosa sono le macchine del tempo secondo i fisici e la scienza. L'articolo originale è qui. Di seguito c'è la mia traduzione.
Come costruire una macchina del tempo
di Stephen Hawking
Il viaggio nel tempo una volta era considerato un'eresia scientifica. Evitavo di parlarne per paura di venire etichettato come uno stravagante. Oggi non sono più così cauto. In effetti mi sento come la gente che costruì Stonehenge. Sono ossessionato dal tempo. Se avessi una macchina del tempo farei visita a Marilyn Monroe al massimo del suo splendore o farei un salto da Galileo quando puntò il suo telescopio verso il firmamento. Forse farei addirittura un viaggio alla fine dell'universo per scoprire come finisce l'intera storia cosmica.
Per capire come questo potrebbe essere possibile, dobbiamo guardare il tempo come fanno i fisici: come una quarta dimensione. Non è difficile come sembra...
Come costruire una macchina del tempo
di Stephen Hawking
«Tutto quello che serve sono un wormhole, il Large Hadron Collider o un razzo che vada veramente tanto, tanto veloce...»
Salve. Mi chiamo Stephen Hawking, fisico, cosmologo e un po' sognatore. Anche se non posso muovermi e sono costretto a parlare attraverso un computer, nella mia mente sono libero. Libero di esplorare l'universo e pormi grandi domande tipo: è possibile viaggiare nel tempo? Possiamo aprire un portale per il passato o una scorciatoia per il futuro? Possiamo, in definitiva, usare le leggi della natura per diventare padroni del tempo stesso?Il viaggio nel tempo una volta era considerato un'eresia scientifica. Evitavo di parlarne per paura di venire etichettato come uno stravagante. Oggi non sono più così cauto. In effetti mi sento come la gente che costruì Stonehenge. Sono ossessionato dal tempo. Se avessi una macchina del tempo farei visita a Marilyn Monroe al massimo del suo splendore o farei un salto da Galileo quando puntò il suo telescopio verso il firmamento. Forse farei addirittura un viaggio alla fine dell'universo per scoprire come finisce l'intera storia cosmica.
Per capire come questo potrebbe essere possibile, dobbiamo guardare il tempo come fanno i fisici: come una quarta dimensione. Non è difficile come sembra...
Lettera ai creazionisti
Cari creazionisti,
Grazie del vostro sostegno, sono molto obbligato.
Ora crescete e moltiplicatevi. Generate molti bambini e, sì, i vostri figli genereranno altri bambini, i loro bambini altri bambini, e questi altri ancora.
Alla fine i geni che vi hanno resi delle tali teste di rapa saranno eliminati per selezione naturale.
Perché è così che funziona!
Grazie del vostro sostegno, sono molto obbligato.
Ora crescete e moltiplicatevi. Generate molti bambini e, sì, i vostri figli genereranno altri bambini, i loro bambini altri bambini, e questi altri ancora.
Alla fine i geni che vi hanno resi delle tali teste di rapa saranno eliminati per selezione naturale.
Perché è così che funziona!
L'Onnipotente
Etichette:
creazionismo,
evoluzionismo,
Politica
domenica 2 maggio 2010
8 x 1000: ora anche basta.
Semplicemente fantastico!
«Paradisi fiscali; risarcimenti alle vittime di pedofilia; campagne di disinformazione su bioetica, omosessualità e lotta all'AIDS; un quarto del patrimonio immobiliare italiano; esenzione dall'ICI; condizionamento della pubblica istruzione; ingerenze nella politica; sfruttamento dell'ignoranza e della superstizione; speculazione sul dolore e sulla paura della morte; aiuti alle peggiori dittature fasciste; camauri di ermellino estone; anelli d'oro a cassettate; scarpine di Prada; viaggi in giro per il mondo...
Con l'8 per 1000 alla Chiesa Cattolica avete fatto molto. Ora anche basta, eh?»
«Paradisi fiscali; risarcimenti alle vittime di pedofilia; campagne di disinformazione su bioetica, omosessualità e lotta all'AIDS; un quarto del patrimonio immobiliare italiano; esenzione dall'ICI; condizionamento della pubblica istruzione; ingerenze nella politica; sfruttamento dell'ignoranza e della superstizione; speculazione sul dolore e sulla paura della morte; aiuti alle peggiori dittature fasciste; camauri di ermellino estone; anelli d'oro a cassettate; scarpine di Prada; viaggi in giro per il mondo...
Con l'8 per 1000 alla Chiesa Cattolica avete fatto molto. Ora anche basta, eh?»
Etichette:
8x1000
martedì 27 aprile 2010
Il “bloop”: un misterioso suono dalle profondità oceaniche
Cosa può aver creato questo strano suono nell'Oceano Pacifico? Qui a fianco c'è la rappresentazione grafica di un potente ed insolito suono, battezzato amichevolmente "bloop", che fu catturato da microfoni posti nelle profondità oceaniche nel 1997.
Nel grafico il tempo è posto sull'asse orizzontale mentre su quello verticale c'è la frequenza; la luminosità indica l'intensità del suono.
Anche se i bloop sono tra i suoni più forti in assoluto tra quelli mai registrati negli oceani, la loro origine rimane sconosciuta.
Nel grafico il tempo è posto sull'asse orizzontale mentre su quello verticale c'è la frequenza; la luminosità indica l'intensità del suono.
Anche se i bloop sono tra i suoni più forti in assoluto tra quelli mai registrati negli oceani, la loro origine rimane sconosciuta.
domenica 25 aprile 2010
L'equazione di Flake
Ogni anno leggiamo di incredibili avvistamenti di astronavi aliene, singole o in flotta, sul mare o sulla terra, di rapimenti ad opera degli alieni, animali vivisezionati da alieni, cerchi tracciati nel grano dagli alieni. C'è un numero talmente incredibile di testimonianze da chiedersi se in fondo non ci sia dietro qualcosa di vero.
Per il pensiero scettico il numero di testimonianze, senza verifica, conta poco: per millenni l'umanità è stata convinta che fosse il Sole a girare intorno alla Terra, che il suolo generasse spontaneamente gli insetti, ecc.
Per chi scettico non è, l'argomento "se lo dicono in tanti dev'esserci qualcosa di vero" è spesso se non convincente almeno intrigante.
Per cercare di smontare questo argomento il giornale umoristico on-line xkcd si è inventato l'equazione di Flake...
Etichette:
alieni,
pseudoscienza,
Scienza,
UFO,
X-Files
Iscriviti a:
Post (Atom)