Il monolito nero sepolto sotto la superficie lunare di "2001 odissea nello spazio |
I professori Paul Davies e Rober Wagner della Arizona State University ritengono che queste immagini e tutti gli altri dati provenienti dalle recenti missioni lunari possano essere utilizzati per cercare eventuali prove che delle civiltà aliene evolute abbiano fatto visita al nostro pianeta. Di speranze ne hanno poche, ma visto che i dati ci sono il rapporto costi/benefici di un'eventuale ricerca sarebbero potenzialmente enormi...
Una possibilità è che sul nostro satellite possano essere caduti dei rifiuti o dei relitti. L'altra è che possano avere intenzionalmente lasciato delle tracce. I due argomentano infatti che se degli alieni avessero voluto lasciarci un segnale del loro passaggio ragionevolmente non avrebbero costruito dei monumenti sul nostro pianeta. Le popolazioni primitive non li avrebbero capiti e il tempo li avrebbe cancellati piuttosto rapidamente: foreste che crescono e modificano il territorio, alluvioni, terremoti, bradisismi, deserti che avanzano e recedono, vento, pioggia, neve, ghiaccio, e la vita e l'uomo stessa modificano la superficie del pianeta in tempi rapidissimi.
Sulla Luna è diverso: lassù non c'è un'atmosfera in grado di modificare il paesaggio e l'attività sismica è minima. Per quel che riguarda meteoriti e asteroidi, i sismografi lasciati sulla sua superficie dalle missioni Apollo hanno rilevato che la frequenza degli impatti di oggetti con almeno le dimensioni di un chicco d'uva è di uno al mese. Ci vorrebbero in media centinaia di milioni di anni per seppellire un oggetto delle dimensioni di una decina di metri.
Al centro della foto il cratere Tycho con la sua straordinaria raggiera |
Lo scetticismo rispetto la probabilità di trovare qualcosa è naturalmente forte - quella che si sta facendo è davvero una congettura azzardata - ma d'altra parte controllare con un sistema computerizzato eventuali anomalie costerebbe relativamente poco e non rovinerebbe nulla; e se si trovasse qualcosa il risultato sarebbe enorme. Un'altra possibilità sarebbe quella di far controllare le immagini a una schiera di appassionati ma richiederebbe tantissimo tempo, un notevole sforzo di coordinamento e si correrebbe il rischio di non trovare quello che si cerca o - peggio - di vedere quello che non c'è.
Ve li immaginate quelli che vedono colombe spaziali nelle foto della sonda SOHO oppure astronavi giganti in pelucchi sulle lastre fotografiche che cercano segni di civiltà aliena nelle foto lunari? Troverebbero più segni di vita sulla Luna che sulla Terra...
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