Perchè l'ateismo soppianterà la religione
Gli atei sono fortemente concentrati nei paesi economicamente più sviluppati, in particolare nelle socialdemocrazie europee. Nei paesi sottosviluppati non ci sono virtualmente atei. L'ateismo è dunque un fenomeno particolarmente moderno. Perché le condizioni di modernità favoriscono l'ateismo?
Prima di tutto, per quel che riguarda la distribuzione dell'ateismo nel mondo, si può scorgere uno schema piuttosto chiaro. Nell'Africa sub-sahariana non c'è quasi ateismo (Zuckerman, 2007). La fede in Dio è in declino nei paesi più sviluppati, in particolare in paesi europei come la Svezia (64% di non credenti), Danimarca (48%), Francia (44%) e Germania (42%). Per contrasto, l'incidenza dell'ateismo nella maggioranza dei paesi sub-sahariani è sotto l'1%.
Pos. | Paese | Popolazione | Perc. atei, agnostici, non credenti (min - max) | Proiez. sulla popolazione |
1 | Svezia | 8.986.000 | 46-85% | 4.133.560 - 7.638.100 |
2 | Vietnam | 82.690.000 | 81% | 66.978.900 |
3 | Danimarca | 5.413.000 | 43-80% | 2.327.590 - 4.330.400 |
4 | Norvegia | 4.575.000 | 31-72% | 1.418.250 - 3.294.000 |
5 | Giappone | 127.333.000 | 64-65% | 81.493.120 - 82.766.450 |
6 | Rep. Ceca | 10.246.100 | 54-61% | 5.328.940 - 6.250.121 |
7 | Finlandia | 5.215.000 | 28-60% | 1.460.200 - 3.129.000 |
8 | Francia | 60.424.000 | 43-54% | 25.982.320 - 32.628.960 |
9 | Corea del Sud | 48.598.000 | 30%-52% | 14.579.400 - 25.270.960 |
10 | Estonia | 1.342.000 | 49% | 657.580 |
11 | Germania | 82.425.000 | 41-49% | 33.794.250 - 40.388.250 |
12 | Russia | 143.782.000 | 24-48% | 34.507.680 - 69.015.360 |
13 | Ungheria | 10.032.000 | 32-46% | 3.210.240 - 4.614.720 |
14 | Olanda | 16.318.000 | 39-44% | 6.364.020 - 7.179.920 |
15 | Gran Bretagna | 60.271.000 | 31-44% | 18.684.010 - 26.519.240 |
16 | Belgio | 10.348.000 | 42-43% | 4.346.160 - 4.449.640 |
17 | Bulgaria | 7.518.000 | 34-40% | 2.556.120 - 3.007.200 |
18 | Slovenia | 2.011.000 | 35-38% | 703.850 - 764.180 |
19 | Israele | 6.199.000 | 15-37% | 929.850 - 2.293.630 |
20 | Canada | 32.508.000 | 19-30% | 6.176.520 - 9.752.400 |
21 | Lettonia | 2.306.000 | 20-29% | 461.200 - 668.740 |
22 | Slovacchia | 5.424.000 | 10-28% | 542.400 - 1.518.720 |
23 | Svizzera | 7.451.000 | 17-27% | 1.266.670 - 2.011.770 |
24 | Austria | 8.175.000 | 18-26% | 1.471.500 - 2.125.500 |
25 | Australia | 19.913.000 | 24-25% | 4.779.120 - 4.978.250 |
26 | Taiwan | 22.750.000 | 24% | 5.460.000 |
27 | Spagna | 40.281.000 | 15-24% | 6.042.150 - 9.667.440 |
28 | Islanda | 294.000 | 16-23% | 47.040 - 67.620 |
29 | Nuova Zelanda | 3.994.000 | 20-22% | 798.800 - 878.680 |
30 | Ucraina | 47.732.000 | 20% | 9.546.400 |
31 | Bielorussia | 10.311.000 | 17% | 1.752.870 |
32 | Grecia | 10.648.000 | 16% | 1.703.680 |
33 | Corea del Nord | 22.698.000 | 15%(?) | 3.404.700 |
34 | Italia | 58.057.000 | 6-15% | 3.483.420 - 8.708.550 |
35 | Armenia | 2.991.000 | 14% | 418.740 |
36 | Cina | 1.298.848.000 | 8-14%(?) | 103.907.840 - 181.838.720 |
37 | Lituania | 3.608.000 | 13% | 469.040 |
38 | Singapore | 4.354.000 | 13% | 566.020 |
39 | Uruguay | 3.399.000 | 12% | 407.880 |
40 | Kazakhstan | 15.144.000 | 11-12% | 1.665.840 - 1.817.280 |
41 | Estonia | 1.342.000 | 11% | 147.620 |
42 | Mongolia | 2.751.000 | 9% | 247.590 |
43 | Portogallo | 10.524.000 | 4-9% | 420.960 - 947.160 |
44 | USA | 293.028.000 | 3-9% | 8.790.840 - 26.822.520 |
45 | Albania | 3.545.000 | 8% | 283.600 |
46 | Argentina | 39.145.000 | 4-8% | 1.565.800 - 3.131.600 |
47 | Kyrgyzstan | 5.081.000 | 7% | 355.670 |
48 | Rep. Dominicana | 8.834.000 | 7% | 618.380 |
49 | Cuba | 11.309.000 | 7% (?) | 791.630 |
50 | Croazia | 4.497.000 | 7% | 314.790 |
Da "Atheism: Contemporary numbers and patterns", Zuckerman (2007)
Le percentuali indicate con un punto interrogativo a seguito sono da considerarsi incerte
Le percentuali indicate con un punto interrogativo a seguito sono da considerarsi incerte
La questione sul perché i paesi economicamente sviluppati si rivolgano all'ateismo è stata discussa dagli antropologi per quasi ottant'anni. L'antropologo James Fraser ha proposto che le previsioni scientifiche e il controllo sulla natura stiano soppiantando la religione come mezzi per vincere l'insicurezza nelle nostre vite. Questa idea è supportata da dati che mostrano che i paesi più istruiti hanno un numero più alto di non credenti e ci sono forti correlazioni tra ateismo e intelligenza (vedi qui).
Gli atei sono in genere persone con un'istruzione universitaria che vivono in città e sono fortemente concentrati nelle socialdemocrazie europee. L'ateismo sboccia dunque in mezzo al benessere, dove la maggior parte delle persone si sente economicamente sicura. Ma perché?
Sembra che la gente si rivolga alla religione come a un balsamo per le difficoltà e l'incertezza nelle loro vite. Nelle socialdemocrazie ci sono meno paure e incertezze per il futuro perché i programmi di assistenza sociale forniscono una rete di sicurezza; e una migliore assistenza sanitaria fa sì che meno persone possano aspettarsi di morire giovani. Le persone meno vulnerabili alle forze ostili della natura si sentono maggiormente in grado di controllare la propria vita e hanno minor bisogno della religione.
«La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli» (Karl Marx) |
Anche le funzioni psicologiche della religione fronteggiano una dura competizione, al giorno d'oggi. Nelle società moderne, quando la gente sperimenta difficoltà psicologiche si rivolge al proprio medico, psicologo o psichiatra. Vuole un rimedio scientifico e preferisce le tangibili medicine psicotropiche fornite dagli specialisti agli oppiacei metaforici offerti dalla religione.
Inoltre, gli psicologi dello sport hanno scoperto che la tifoseria sportiva fornisce più o meno gli stessi benefici sociali e spirituali che la gente ottiene dall'appartenere a una chiesa. In un articolo precedente ho messo in evidenza come lo sport stia sostituendo la religione. Lo stesso ragionamento può essere fatto per altre forme di intrattenimento nelle quali gli spettatori vengono profondamente coinvolti. Infatti, la religione sta contrattaccando col tentativo di competere nei media popolari, come col tele-evangelismo e il Christian Rock, o ospitando dal vivo intrattenimenti profani nelle chiese.
Le ragioni per cui le chiese perdono terreno nei paesi sviluppati possono essere riassunte in termini di mercato. Primo, con una scienza migliore, con reti di sicurezza sociale e famiglie più piccole ci sono meno paure e incertezze nella vita quotidiana delle persone e dunque meno mercato per la religione. Allo stesso tempo vengono offerti molti prodotti alternativi come i farmaci psicotropici e l'intrattenimento elettronico, più libere da lacci e laccioli e che non richiedono di conformarsi in modo pedissequo a credenze non scientifiche.
(dal blog di Nigel Barber “The Human Beast”, su Psychology Today)
Riferimenti:
- Articolo originale di Nigel Barber su Psychology Today: Why atheism will replace religion (link);
- Sanderson, S. K. (2008). Adaptation, evolution, and religion. Religion, 38, 141-156 (PDF).
- Zuckerman, P. (2007). Atheism: Contemporary numbers and patterns. In M. Martin (ed.), The Cambridge companion to atheism. Cambridge: Cambridge University Press. This book is not held by any U.S. Library (abstract, PDF)
Hai dimenticato il Vietnam! :)
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