sabato 19 agosto 2017

Cancro: cure convenzionali vs rimedi alternativi

Oltre agli anti-vaccinisti che hanno avuto l'onore delle cronache in questi giorni per la loro viscerale avversità al decreto che (re)introduce la vaccinazione obbligatoria, ci sono da tempo anche quelli anti-chemio e spesso sono le stesse persone.

Sono convinti che la chemioterapia non solo sia inutile ma che acceleri la morte dei pazienti, che serva solo per foraggiare Big Pharma, che gli oncologi facciano parte di un grande complotto (ecc.) e che andrebbe utilizzata la “medicina alternativa” perché “è naturale e non chimica”.

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Yale ha recentemente pubblicato un articolo sul Journal of the National Cancer Institute intitolato “Use of Alternative Medicine for Cancer and Its Impact on Survival” (vedi sotto per le fonti). Lo studio mette a confronto la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dei pazienti affetti da cancro non metastatico a polmone, mammella, prostata e intestino (colon/retto) che hanno scelto di affidarsi esclusivamente alle varie terapie alternative rispetto a chi ha optato per le cure riconosciute dalla scienza medica (chemioterapia, radioterapia, chirurgia, cura ormonale). Giudicate voi se il risultato lascia qualche dubbio.

In media il 78,3% dei pazienti che si affidano alle terapie convenzionali sopravvivono almeno cinque anni contro solo il 54,7% di chi sceglie i rimedi alternativi.

La differenza minore si ha nel caso del cancro alla prostata che nelle prime fasi di sviluppo cresce più lentamente: sopravvive almeno cinque anni il 91,5% dei pazienti trattati con rimedi convenzionali contro l'86,2% di chi sceglie la cosiddetta “medicina alternativa”.

Per il cancro al polmone siamo al 41,3% contro il 19,9%.

Per il cancro alla mammella siamo all'86,6% contro il 58,1%, con buona pace di Eleonora Brigliadori.

Per quello all'intestino sopravvive almeno cinque anni il 79,4% di chi si affida alla medicina contro il 32,7% di chi sceglie i rimedi alternativi.

Come sempre, per l'anti-scienza parlano gli “esperti” come Eleonora Brigliadori o Red Ronnie. Per la scienza parlano i numeri.



Fonti:

lunedì 31 luglio 2017

Chi fa gli interessi di BigPharma?

I vaccini non sono gratis. Uno degli argomenti preferiti dei novax è che le multinazionali del farmaco avrebbero un grande interesse economico nell'imporre l'uso dei vaccini.

La risposta della comunità medico-scientifica è che i vaccini in realtà fanno risparmiare e che BigPharma guadagnerebbe molto di più col trattamento delle malattie invece che con la prevenzione vaccinale.

Chi ha ragione?

Ho già mostrato in un altro articolo che tutti i vaccini messi assieme rendono all'industria farmaceutica quanto i due soli farmaci più redditizi (vedi qui), ma questa è solo una risposta indiretta.

Una più diretta ce la fornisce un articolo pubblicato su PubMed nel 2014 sul costo del trattamento dei casi di tubercolosi nell'Unione Europea nel 2011. Eccone un estratto.
Meno noto [...] è il costo la tubercolosi in EU.

Abbiamo effettuato una revisione sistematica della letteratura e dei siti web istituzionali riguardanti 27 degli stati membri per sommare il dato dei costi. Abbiamo cercato articoli rilevanti su Medline, EMBASE e sulla bibliografia della fondazione Cochrane.

Combinando costi diretti e indiretti siamo arrivati ad un costo medio per caso di tubercolosi di 10.282€ per le infezioni sensibili ai farmaci, di 57.213€ per quelle multiresistenti (MDR), e di 170.744€ per quelle con resistenza estesa (XDR), nei paesi EU15 più Cipro, Malta e Slovenia. Nei restanti paesi UE il costo medio è di €3,427 per le infezioni sensibili e di €24,166 per quelli MDR/XDR.

Per i 70.340 casi accertati nel 2011 di TBC sensibile, per i 1.488 di TBC-MDR e per i 136 di TBC-XDR il costo totale accumulato fino al 2012 è stato di 536.890.315€.
Una dose di vaccino per la tubercolosi costa 30€. Con quello che si spende in un solo anno per curare questa grave malattia si comprano quasi 18 milioni di dosi di vaccino (che protegge per l’intera vita).

Chi è che fa davvero gli interessi di BigPharma? Quelli che sostengono l'uso dei vaccini o i novax?

domenica 30 luglio 2017

I promessi sposi (e i vaccini)

Gabriella Mereu, omeopata, sedicente esperta di “medicina” olistica, famosa per “curare” il cancro insultandolo e i problemi ginecologici con una medaglietta della Madonna nella vagina, una che le diagnosi le fa col pendolino e che sostiene che gli epilettici sono in realtà degli esibizionisti è stata recentemente radiata definitivamente dall'Ordine dei medici. Meglio tardi che mai.

Una così non poteva che essere anche no-vax Ecco una sua illuminante considerazione sul perché a scuola si studino I promessi sposi di Manzoni.

Capito? Non ci hanno fatto leggere I promessi sposi per insegnarci l'italiano. Non l'hanno fatto nemmeno per annoiarci a morte o per torturarci durante le interrogazioni su chi fosse Carneade o sui polli di Renzo, come molti di noi hanno sempre sospettato. No, lo facevano “per diffondere la paura delle epidemie”...

domenica 16 luglio 2017

Le “profezie” della scienza

Io è il corpo più geologicamente attivo del
Sistema solare. Nella parte superiore, quasi
al centro, si vede un pennacchio vulcanico.
A volte discutere con i crackpot, i cretini che credono di essere dei geni e di avere scoperto teorie rivoluzionarie, non è inutile come sembra.
Ce n'è uno che imperversa su Usenet (un social network ante litteram) proponendo la sua “teoria” della gravitazione (una revisione delle sfere celesti) che cerca disperatamente di trovare pecche della gravitazione newtoniana. I suoi tentativi si risolvono sempre in fallimenti vuoi perché la pecca è inventata, vuoi perché non ha capito ciò di cui parla, vuoi perché la spiegazione va oltre le quattro operazioni di base, vuoi perché – come in questo caso che voglio raccontarvi – la presunta pecca è tutto il suo opposto.

L'ultima volta che ci ho discusso sproloquiava dell'orbita del satellite Io di Giove e del fatto che, secondo lui, la meccanica newtoniana non spiegherebbe le deformazioni che quel corpo subisce a causa della gravità gioviana (con annesso un immancabile complotto del silenzio da parte della NASA e degli scienziati)...

giovedì 22 giugno 2017

Morire a 6 anni per il morbillo

Il mantra degli anti-vaccinisti è che di morbillo dalle nostre parti non si muore, che quella dell'immunità di gregge è tutto un imbroglio e che non c'è nessuna emergenza. Purtroppo, con oltre 3000 casi dall'inizio dell'anno, che succedesse qualcosa di irreparabile era solo una questione di tempo.

Oggi un bambino ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Geraldo di Monza “è deceduto, in data odierna, per complicanze polmonari e cerebrali da morbillo [...]” (fonte Adnkronos).

Era affetto da leucemia linfoblastica acuta, una malattia gravissima che tuttavia oggi può essere guarita nell'85% dei casi ma che determina immuno-depressione. In questa situazione il bambino ha contratto il morbillo. È stato ricoverato ma la sua situazione respiratoria è progressivamente peggiorata, fino al decesso.

È stato ucciso dalle complicanze di una malattia che non avrebbe contratto se fosse stata raggiunta la copertura vaccinale. È stato ucciso da chi, per ignoranza ed egoismo, non vuole vaccinarsi e non vuole vaccinare i propri figli.

P.S.

Leggo ora che il bambino sarebbe stato contagiato da uno dei fratelli, non vaccinati per motivi ideologici. Non ho parole...


mercoledì 21 giugno 2017

Morbillo, quello che i no-vax non dicono: l’amnesia del sistema immunitario


Globulo rosso, piastrina e linfocita T
Uno degli effetti indiretti del morbillo pare essere uno strano tipo di ‘amnesia’: non quella dei ricordi ma quella del sistema immunitario.

È noto che il morbillo ha un effetto immuno-soppressivo nel breve termine: fino a un mese dopo la malattia il sistema immunitario risulta debilitato e si corre il rischio di prendersi infezioni importanti. Questo è abbastanza comune per molte malattie, influenza compresa.

Quello che non si sospettava è che il sistema immunitario, quando rientra in funzione, potesse - per così dire - perdere la memoria per un periodo che può arrivare fin quasi a tre anni...