Fig. 1 - "Big Mike" è uno scheletro di T-Rex ottimamente conservato |
Uno specchietto nell'articolo spiega che si è sempre ritenuto che nei processi di fossilizzazione, con il passare del tempo, tutti i composti organici scomparissero, lasciando al loro posto solo resti minerali inerti; tanto che - da quando esiste la paleontologia - gli scienziati hanno ragionato solo sulle dimensioni e la forma delle ossa fossili.
La Schweitzer però ha trovato qualcosa di strano in un fossile molto ben conservato di Tyrannosaurus rex. Dove avrebbe dovuto esserci un vaso sanguigno vide delle sferette color rubino (vedi fig. 2 più sotto), all'apparenza molto simili ai globuli rossi nucleati del sangue dei vertebrati non mammiferi. Possibile che fossero davvero residui di materiale organico, e magari addirittura di sangue?
Come deve comportarsi uno scienziato quando pensa di aver scoperto qualcosa che stravolge idee date per acquisite da secoli?