domenica 23 gennaio 2011

Il mediatore solitario...

Che giornalisti e politici raccontino balle non è certo una novità. Il problema è che spesso lo fanno anche quando - magari - sono convinti di dire la verità.

Un caso tipico è la leggenda metropolitana del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica di Forlì che avrebbe un solo iscritto, citato come proverbiale esempio dell'inefficienza dell'università italiana.

La leggenda nasce con un articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 12 dicembre 2006. I giornalisti scrivevano:
C'è un Robinson disperso su un'isoletta universitaria di Forlì che non ha neanche un Venerdì con cui parlare: è l'unico iscritto al corso di Scienze della mediazione linguistica. Ma con chi può mediare, se non c'è un selvaggio con cui aprir bocca? Una solitudine da incubo...
A rincarare la dose ci pensa "Il Giornale" il 16 ottobre 2008, quando Matthias Pfaender riprende pari pari la notizia:
[...] al primo gennaio del 2007 il corso di Scienze della mediazione linguistica a Forlì contava un solo iscritto; chissà con chi mediava. Forse con i soli in grado di capire il suo stato d’animo
Di recente, durante e dopo la discussione finale sul Disegno di Legge Gelmini, ci hanno pensato due esponenti della maggioranza parlamentare a dare ancor più visibilità mediatica alla faccenda.

Prima il deputato Fabio Rampelli, che nel suo intervento alla Camera dei deputati del 13 dicembre 2010 ha detto:
Addirittura, a Forlì, c'è un poveraccio che studia da solo mediazione linguistica: ma con chi media, se è solo?
L'ultima in ordine di tempo a ricorrere a questa facile battuta è stata la Ministra Giorgia Meloni, che a "Porta a Porta" ha detto testualmente, con la sua innata finezza:
Io cito sempre il caso di quel poveretto che studia mediazione linguistica a Forlì ed è l’unico iscritto. Dico io «sei rimasto da solo, ma cche tte medi?»
Ma il dubbio di aver scritto/detto castronerie a questi gli è mai venuto? Prima di sputare addosso a studenti, docenti e dipendenti si son presi la briga di verificare? Evidentemente, no. Infatti è una balla...

Il corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica Interculturale fa parte dell'offerta formativa della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, facoltà dell'Università di Bologna presso il Polo Scientifico Didattico di Forlì.

È un corso a numero programmato cui accedono ogni anno 182 studenti degli oltre 1000 candidati che si iscrivono alla prova di idoneità. Gli studenti che frequentano i tre anni del corso sono circa 500. Non solo, ma è una delle facoltà i cui laureati riescono a inserirsi prima nel mondo del lavoro (il 75% entro il primo anno).

Dunque una cosa è chiara: chi ha scritto la balla per la prima volta non ha verificato i dati in suo possesso; chi ha ripetuto l'errore la seconda volta ha fatto di peggio, dando per acquisito un dato che era già stato dimostrato sbagliato (dopo la prima pubblicazione il TG regionale dell'Emilia Romagna aveva fatto un servizio che spiegava l'errore); ma indubbiamente il comportamento peggiore l'hanno avuto i politici citati deridendo gratuitamente studenti, docenti e dipendenti di quella facoltà ... e citando carta straccia.

L'università italiana ha senz'altro enormi problemi, ma di certo giornalisti che non verificano le notizie e politici che parlano a vanvera, prendendosela pretestuosamente con chi studia duramente e chi lavora onestamente pur di sostenere le proprie tesi, non possono arrogarsi il diritto di puntare il dito.

5 commenti:

  1. Bellissima... questa la linko!! :D

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  2. Venite a fare un giorno di lezione con noi, poi ne riparliamo...

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  3. Vedo dal sito che i candidati che si sono presentati al test di ammissione quest'anno erano più di mille e i vincitori circa 180...

    Oltretutto avete una quantità di computer e laboratori che tantissime altre facoltà si sognano e le statistiche di successo sono (erano) quelli. Se il problema sono i docenti è giusto che vi facciate sentire ma di certo non siete quattro gatti abbandonati a se stessi!

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  4. Come ha detto una mia compagna di studi, se la Gelmini venisse a lezione da noi schiatterebbe dopo un'ora, tanto è l'impegno che ci viene richiesto ogni giorno. Per fare un esempio, oggi sono appena usciti gli orari delle lezioni ed il martedì ho lezione dalle 9 alle 19.30: siamo una facoltà di fannulloni? Tra l'altro ci facciamo un mazzo tanto per esercitare una professione che in Italia non viene riconosciuta quanto dovrebbe e che non ha neanche un albo professionale, poi a Sanremo vediamo la Canalis improvvisarsi interprete. Vergogna.

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  5. Juliet, guarda che è quello che sostengo anche io! Dove avrei scritto che siete una facoltà di fannulloni? Se accedono 180 su più di mille candidati che partecipano al test è evidente che siete super-selezionati già in partenza. Siete un esempio assolutamente positivo e sarebbe giusto che i politici vi conoscessero prima di parlare a sproposito.

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