giovedì 10 settembre 2009

La triste fine dei Lunacomplottisti - parte 2

Lunacomplottista di tipo 'B'
Questo articolo è dedicato ai lunacomplottisti di tibo "B" (quelli dediti al lunacomplottismo "debole" o "minore"). Di fianco ai duri e puri, sostenitori del Grande Complotto Trans-Generazionale Internazionale™, ci sono infatti quelli che - forse temendo di rendersi troppo ridicoli a sostenere una tesi così estrema o magari per poter tenere i piedi in due staffe - si rifugiano in un «Ok, sulla Luna ci siamo stati ma solo con le missioni successive all'Apollo 11, che invece era falsa: Armstrong, Collins e Aldrin non sono stati i primi uomini sulla Luna».
Nel luglio di quest'anno la sonda automatica Lunar Reconnaissance Orbiter inviata in orbita polare intorno alla Luna per mapparne la superficie, ha spedito a terra delle splendide immagini dei siti di atterraggio delle missioni Apollo.

Nella prima parte di questo articolo ho confrontato un fotogramma del filmato della partenza dalla luna della missione Apollo 14 con le immagini del sito di atterraggio riprese dal LRO.

In questa seconda parte il confronto sarà fatto con la missione Apollo 11, la storica missione che portò i primi uomini sulla Luna: Neil Armstrong e Buzz Aldrin.

Per Apollo 11 il confronto è stato più difficile. Mentre per Apollo 14 è disponibile il filmato della partenza dalla Luna fin dal distacco dal suolo, avvenuto quasi in verticale, che ha reso molto semplice trovare le corrispondenze nel terreno tra i fotogrammi dell'Antares e le foto del LRO nel caso dell'Apollo 11 il distacco dal suolo non è stato ripreso. Quando il filmato inizia il modulo è già troppo alto.

C'è il filmato dell'allunaggio ma durante questa operazione Armstrong pilotava il LEM quasi in orizzontale alla ricerca di un buon punto per atterrare. Lo scorrimento orizzontale è preponderante rispetto quello verticale. Per riconoscere la zona dell'atterraggio ho così dovuto prendere diversi fotogrammi, ciascuno dei quali rappresenta un'area piuttosto piccola. Lo spezzone del filmato della partenza dell'allunaggio del modulo Eagle è qui:
Versioni a più alta risoluzione possono essere trovate su Blip.TV, comprate da Footagevault.com, oppure scaricate (legalmente!) dai circuiti P2P, specialmente quelli torrent, cercando le parole chiave "Apollo footage". Si tratta di materiale rilasciato dalla NASA come pubblico dominio e quindi legalmente scaricabile.

Come per Apollo 14, anche in questo caso le ombre nel filmato sono orientate diversamente; ed essendo esso stato girato a una quota molto bassa, i particolari distinguibili sono molto più dettagliati di quelli della sonda LRO:
Una versione più grande è qui.

Nelle elaborazioni che seguono l'immagine del LRO è stata ruotata, ingrandita e il contrasto è stato aumentato. Il primo fotogramma che ho considerato è a 7":
Ho segnato 8 particolari ben visibili nella versione ingrandita (cliccare sull'immagine). Oltre a quelli numerati, se ne possono distinguere molti altri identici.

La seconda è all'incirca al secondo 13:
C'è una sequenza di crateri disposti a "T" che risulta piuttosto riconoscibile.

La terza è invece al secondo 17.5:
Anche in questo caso c'è un gruppo di crateri ben distinguibili in entrambe le foto. Ho scelto questo particolare fotogramma perché era l'unico dove il gruppo fosse visibile quasi per intero.

Questo invece è un tentativo precedente, fatto con un altro video poco definito trovato su youtube:
I crateri sono numerati da 1 a 9. Si notino in particolare il cratere allungato 3, il doppio cratere 4, il cratere 7 (dovrebbe essere il "Little West Crater") con una leggerissima spanciatura sulla destra. Ho qualche dubbio su 8 e 9, ma sembrano loro. Il 9 scompare quasi nella foto del LRO per la diversa incidenza della luce - è solo un leggero avvallamento - e il cratere 8 è visibilmente doppio anche nel particolare dell'Apollo.


[ work in progress ]

6 commenti:

  1. A me non sembra un'argomentazione convincente quella del confronto delle foto. Anche negli anni 70 si avevano foto della luna fatte da sonde e pertanto non ha alcuna importanza confrontare i crateri: sono sempre quelli!
    Ti faccio una domanda.
    Ma se tu fossi andato sulla luna non avresti fatto in modo di farlo vedere a tutti? Bastava fare un segnale, no?
    Tanta tecnologia per allunare e zero tecnologia per rendere evidente al modo intero la cosa?
    E non rispondermi che stavano sulla faccia nascosta: chi l'ha scelta? Loro, no?
    Guarda un po' il caso!

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  2. 1. L'argomentazione a me sembra convincente, eccome. Le foto degli anni 70 non erano certo possibili con quella risoluzione (meno di 50 cm per pixel). Crateri di quella dimensione allora potevano essere fotografati solo da poche decine di metri di altezza. Nello specifico poi si tratta di un filmato continuo dalla quota orbitale fino all'allunaggio e non di una foto.

    2. I segnali li hanno fatti, eccome, tant'è che le trasmissioni televisive le hanno raccolte un po' ovunque, sia negli USA che in Europa, che in Australia. E le trasmissioni radio le hanno intercettate un po' tutti: enti governativi, centri di ricerca e addirittura i radioamatori. È tutto documentato (ecco un discreto elenco).

    3. Non vedo come potrei risponderti che stavano sulla faccia nascosta perché è falso. Stavano sulla faccia visibile e hanno lasciato retroriflettori che vengono tuttora utilizzati dai centri di geodesia di tutto il mondo per tracciare la distanza della luna col laser. Di questi centri ce n'è uno pure in Italia (a Matera).

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  3. Piccolo errore tecnico... Hai scritto " Lo spezzone del filmato della partenza del modulo Eagle è qui: ", ma in realtà si tratta dell'arrivo sulla Luna. Io c'ero (davanti al televisore...) e quelle immagini sono ancora impresse nella memoria (come il batibecco fra Tito Stagno e Ruggero Orlando: ogniuno pretendeva di essere stato il primo a dare l'annuncio dell'alunaggio - prima Tito Stagno e dopo alcuni secondi Ruggero Orlando, dicendo che lui capiva meglio l'americano e la notizia (ufficiale) dagli astronauti era arrivata quando lo aveva detto lui!)

    P.S. forse è un problema del mio computer, ma riesco a commentare solo come "Anonimo"; Comunque, mi chiamo Marco

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    1. Grazie della segnalazione del refuso, Marco! Sistemato!

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  4. Ah ah ah, vero: povero Tito Stagno, se avesse seguito bene l'audio dell'allunaggio avrebbe capito che fra il "tocco" e lo spegnimento dei motori (incluso quello grosso centrale?) fino all'annuncio "The Eagle has landed" passarono moltissimi secondi!!!
    Resta inspiegato come un motore a razzo così potente non si facesse sentire in sottofondo almeno dentro la cabina, nei microfoni degli astronauti, visto che era ossigenata...
    Ma questo terreno lo sfruttano già i "lunacomplottisti".
    Il botto del guasto al modulo della missione Apollo 13, del tutto simile, invece fu distintamente avvertito (malgrado all'esterno o nel vuoto il suono non si propaghi) all'interno dagli astronauti...
    Perfino nell'Apollo 15 che scassò l'ugello del razzo allunando non fece una vibrazione, ma solo voci umane da ascoltare: quindi qualcosa con l'audio originale o con le vibrazioni durante tutti gli allunaggi non torna.

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    1. Stagno non confuse lo spegnimento dei motori e il touch down ma semplicemente, per la scarsa qualità dell'audio, si perse diversi piedi di quota (200, se non ricordo male).

      I motori nello spazio non producono un rombo. Non c'è aria. Al massimo possono esserci delle vibrazioni. Quando in auto ricevi una telefonata usando l'auricolare, la persona con cui parli sente forse le vibrazioni del volante? Considera poi che le cuffie microfonate degli astronauti non avevano nulla della qualità dei microfoni odierni. I suoni sono metallici.

      In ogni caso, al "bam!" pronunciato da Irwin all'atterraggio, corrispose un evidente danno alla campana del motore principale.

      Dovrebbero piuttosto spiegare i lunacomplottisti come sia possibile che quando il copione prevede un "bam!" come battuta dell'attore e un danno riprodotto nel modellino da parte dell'addetto agli effetti speciali, il regista non chieda al tecnico audio di dare una martellata a una pentola in fase di montaggio. I casi sono due: il regista è un cane; oppure quel suono da quei microfoni non si deve sentire.

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