Visualizzazione post con etichetta Pensiero critico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pensiero critico. Mostra tutti i post

sabato 21 settembre 2019

Tutte le opinioni sono rispettabili… O no?


«Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi ‘la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza’.»
Isaac Asimov
«La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l'illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante da contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.»
Kark Popper
«L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione

Costituzione della Repubblica Italiana, art. 1
Tutti hanno gli stessi diritti e tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni; ma non tutte le opinioni hanno lo stesso valore o sono ugualmente rispettabili.

L'opinione del cardiologo su quel dolorino che ti viene al petto quando fai uno sforzo conta più di quella del lattaio; e l'opinione del pedofilo sulla libertà sessuale di tuo figlio di 6 anni non è poi tanto rispettabile, così come non lo è quella del ladro che pensa che ciò che è tuo sia suo o di chi ritiene lecito truffare gli anziani.

Quando un'opinione è un crimine non è rispettabile, nemmeno se a esprimerla è una maggioranza. Se la maggioranza decide, col sacrosanto e democratico voto, che la minoranza dev'essere soppressa fisicamente, che non fa più parte del genere umano o che semplicemente dev'essere discriminata, quest'ultima non è antidemocratica o fascista se si oppone. Nelle democrazie moderne esistono le costituzioni che stabiliscono i limiti di ciò che anche una maggioranza può fare, fossero anche tutti contro uno.

È per questo motivo che una società tollerante non può tollerare l'intolleranza e che il fascismo ed il razzismo sono crimini e non opinioni lecite e rispettabili. Se sei fascista o razzista, l'anti-democtatico non è chi ti censura: l'anti-democratico sei tu…

domenica 27 novembre 2016

Il principio omeopatico della merda

Samuel Hahnemann,
inventore dell'omeopatia
Christian Friedrich Samuel Hahnemann, l'uomo che all'inizio del XIX secolo ha fondato l'omeopatia, era - tra altre cose - fermamente convinto di questo: diluendo e agitando in acqua pura una sostanza non la si disperde ma se ne moltiplica anzi la forza.

Fate un esperimento mentale. Prendete un metro cubo di acqua purissima e versateci dentro un grammo di merda. Ora agitate, non shakerate, con vigore per diverso tempo...

giovedì 3 marzo 2016

Cialtronate quantiche, parte 1

Secondo il vocabolario on-line Treccani, il termine “mistificazione” è un sostantivo femminile che significa “Distorsione, per lo più deliberata, della verità e realtà dei fatti, che ha come effetto la diffusione di opinioni erronee […] al fine di trarre vantaggio dalla credulità altrui”.

Se qualcuno distorcesse deliberatamente le vostre idee e le vostre parole, usandole a sproposito per vendere qualcosa a un pubblico ignaro direste che è un mistificatore, un imbroglione.
Ciondoli quantici: roba per chi se la merita?
È quello che avviene quotidianamente sui siti newage, che saccheggiano le idee e la terminologia scientifica, in particolare della meccanica quantistica, alterandone in significato, usandoli per suggerire inesistenti relazioni di causa-effetto, per sdoganare pensiero magico e wishful thinking, per dare una parvenza di scientificità a dottrine improbabili ma soprattutto per alimentare un enorme mercato di prodotti inutili venduti a caro prezzo (corsi, libri, integratori, oggettistica, talismani, amuleti, ecc.)

Se io vi proponessi di vendervi un ciondolino con incastonati dei vetrini colorati, dicendovi che potrebbe aiutarvi a migliorare il vostro benessere, aumentando la vostra energia perché armonizza le vibrazioni quantiche della vostra mente con la frequenza di Radiomaria risonanza terrestre di Shumann e con quella della radiazione cosmica di fondo voi cosa fareste? Direste che sono un ciarlatano e che è una truffa, chiaramente, ma di oggetti del genere ce ne sono in vendita a migliaia, e spesso a prezzi non proprio popolari. Provate a cercare “quantum pendant” su Google. Oppure pensate al braccialettino di gomma che tanti gonzi si sono comprati qualche anno fa.

Non sopporto i mistificatori e per questo motivo dedicherò qualche pezzo ai cialtroni quantici. Comincio con la seconda parte di un un articolo del fisico Lawrence Krauss, pubblicato sul numero di settembre 2010 sulla prestigiosa rivista “Scientific American” (ultimo di dodici da cui il titolo “un anno vissuto pericolosamente”)…

domenica 27 dicembre 2015

È solo una teoria...

Parlando tra noi usiamo la parola “teoria” per indicare un’idea, un punto di vista riguardo qualcosa, una congettura, un’opinione: «Ho una mia teoria su questa faccenda»... Spesso la usiamo per specificare qualcosa di cervellotico, quasi inutile, che si contrappone alla pratica: «In teoria dovrebbe funzionare, ma in pratica...»
Quando si sente parlare di questioni scientifiche ostiche o contro-intuitive come la Teoria della Relatività o magari quando la teoria evoluzionistica di Darwin fa a pugni con le convinzioni religiose più radicate, qualcuno si sente autorizzato a dire che, in fondo “è solo una teoria”...

Quest’affermazione, riferita a una teoria scientifica, è una delle cose più stupide che si possano dire. Vediamo di capire perché.

giovedì 24 dicembre 2015

Logiche a confronto (2)

Bertrand Russel, nel 1952, scrisse un articolo che conteneva una metafora passata alla storia come “la Teiera di Russel”.
«Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente. »
È un discorso che si applica tanto alla religione quanto alle teorie newage, al paranormale, all'ufologia e alle pseudo-scienze in genere. Insomma, affermazioni straordinarie hanno bisogno di prove straordinarie, ed è assolutamente lecito e logico chiederle.

Ma per qualcuno la logica non funziona nella maniera convenzionale. In un articolo precedente avevo tradotto una vignetta che metteva queste logiche a confronto. Qui ho aggiunto una categoria: quelli che si offendono e si sentono discriminati se gli si chiede di provare quello che dicono, convinti che tutte le opinioni e le idee siano ugualmente rispettabili (cosa assolutamente falsa: se va rispettato il diritto di ciascuno di esprimere la propria opinione, nessuno mi convincerà mai a rispettare, per esempio, le opinioni di un razzista).

Vedi: Logiche a confronto


domenica 20 dicembre 2015

Il channeling

Carlos’ (vedi bibliografia)
(Tradotto e adattato da: http://skepdic.com/channeling.html)

Il channeling (o canalizzazione), è un presunto processo in cui un individuo (il "canalizzatore" o "channeler") sostiene di essere "pervaso" da un'entità spirituale che parlerebbe attraverso di lui.

La mania del channeling inizia nel 1972 con la pubblicazione del libro Seth speaks di Jane Roberts (e Robert Butts, il marito). Costoro sostengono che “Seth”, un’“entità invisibile” molto saggia, avrebbe comunicato la sua sapienza a Jane, che, in stato di trance, l'avrebbe dettata a Butts. Sebbene la Roberts, poetessa abbastanza affermata, fosse ovviamente colta e avesse fatto ampi studi su molte tradizioni religiose e occulte (tra cui Jung), i suoi sostenitori l'hanno dipinta come una che comunicasse idee oltre le proprie conoscenze, prendendo ciò come come prova che fosse stata realmente ispirata.

Questo può essere vero: Roberts e Butts erano probabilmente ispirati ... ma dalla profondità della credulità umana!

L'attrice Shirley MacLaine e la rete televisiva ABC hanno dato a questa versione moderna dei fantasmi che parlano attraverso un medium una briciola di credibilità. Nel 1987, la ABC ha mostrato una miniserie basata sul libro della MacLaine Out on a Limb, dove l'attrice conversava con gli spiriti attraverso il canalizzatore Kevin Ryerson. Uno degli spiriti che parlava attraverso Ryerson sarebbe stato un contemporaneo di Gesù chiamato “John”. “John” non parla naturalmente l'aramaico - la lingua di Gesù - ma una sorta di inglese elisabettiano. “John” dice alla MacLaine che lei è la co-creatrice del mondo, insieme a Dio. La MacLaine, un'egocentrica consumata, va in visibilio nello scoprire di aver avuto ragione su una propria convinzione espressa in precedenza, vale a dire, di essere un dio (Gardner, 1987).

Come guadagnare 1000$ a cranio: trova
delle persone dalla “mente aperta” cui
raccontare cazzate.
Uno canalizzatori preferiti della MacLaine è la signora J. Z. Knight, che sostiene di canalizzare niente meno che un guerriero Cromagnon atlantideo di 35,000 anni fa chiamato Ramtha. Questa idea assurda l'ha resa famosa e ricca. Alcuni dei suoi clienti pagano fino a 1000 dollari per frequentare i suoi seminari, dove dispensa perle di saggezza come come «[bisogna] aprire le nostre menti a nuove frontiere di potenzialità».

Dubito che senza una mente davvero molto, molto “aperta” una persona normalmente raziocinante arriverebbe a pagare qualcosa per ascoltare un ciarlatano che, con voce alterata e prosa ispirata, racconta balle o, nella migliore delle ipotesi, dispensa messaggi “illuminati” di quella portata (come “avere la mente aperta”, “pregare contro il male”, “allontanare le negatività”, “volemose bene”, ...). Però se ne trovate, di queste menti aperte, dovreste senz'altro cercare di entrare subito in contatto con qualche spirito guida che vi suggerisca qualche consiglio per loro: il pubblico apprezzerà ... e il conto in banca pure!

Bibliografia:

martedì 22 aprile 2014

Che fine hanno fatto gli elfi?

Gli americani ci fregano con la lingua
“Album Concerto” è uno stupendo disco del 1979 dove i Nomadi nella prima formazione e Francesco Guccini cantano e suonano delle canzoni una più bella dell'altra. Nell'introduzione di Statale 17 Guccini spiega che “gli americani ci fregano con la lingua”. Un conto è dire “Quella sera partimmo John, Dean e io sulla vecchia Pontiac del ’55 del babbo di Dean e facemmo tutta una tirata da Omaha a Tucson”. Un altro è togliere i riferimenti americani e dire “quella sera partimmo sulla vecchia millecento del babbo di Giuseppe e facemmo tutta una tirata da Piumazzo a Sant’Anna Pelago"... Non è la stessa cosa.

Qualcosa di molto simile capita oggi quando si accenna a temi legati al paranormale. “Ho sentito un rumore, mi son girato e c'era uno gnomo” oggi suonerebbe ridicolo; “ho avvertito come una vibrazione e mi è apparsa un'entità di luce” invece è affascinante, al limite del verosimile: suona quasi credibile anche a me!

I fantasmi, gli elfi, gli gnomi, gli unicorni, i draghi che popolavano le leggende e le storie popolari dei secoli scorsi (e che ancora sopravvivono in alcune culture) oggi non vanno più di moda. Sanno di vecchio, di puerile e sono stati sostituiti dalle presenze, dalle manifestazioni di esseri che vivono magari in altre dimensioni o altri livelli di realtà, dalle entità di luce, dai varchi dimensionali, dalle vibrazioni, dalle auree di energia, dagli UFO, ecc.

“Cosa c'è di male?” verrebbe da dire. In fondo ogni epoca cerca di definire l'ignoto coi termini che le sono propri. C'è di male che, come nel racconto di Guccini, i fuffari ci fregano con la lingua; e c'è di peggio che non si limitano al paranormale ma penetrano con mezzi simili nella sfera personale, nei bisogni psicologici delle persone, nelle questioni riguardanti la loro salute. Il fine? Spesso quello più banale: i soldi.

mercoledì 19 marzo 2014

Il Lamento del Credulone

Voglio credere!
I sostenitori delle pseudoscienze hanno spesso schemi comportamentali abbastanza riconoscibili nelle discussioni.

In genere, di fronte a una critica circostanziata di una qualunque ipotesi "alternativa" di quelle in cui loro credono, interverranno - magari con un tono apparentemente bonario - dicendo di saperla lunga, che voi state trattando l'argomento con superficialità dicendo cose arcinote mentre loro sanno (o hanno saputo da persone "bene informate") altre cose che solo gente dalla mente aperta e predisposta può comprendere; insomma: cose che voi umani non potreste immaginarvi...

Salterà presto fuori che queste persone ben informate in realtà non sono proprio bene informate, che le cose "che noi umani non potremmo immaginarci" in realtà ce le immaginiamo benissimo (e magari le giudichiamo pure delle cazzate già da un po'), ecc. La polemica continuerà, il fuffaro se la prenderà per il tono arrogante e alla fine, indignato per tanta sicumera, reciterà quello che io chiamo "il lamento del fuffaro".

lunedì 20 agosto 2012

Il senso delle cose

Richard P. Feynman (1918-1988),
premio Nobel per la fisica nel 1965
Mi sono letto "Il senso delle cose" di Richard P. Feynman, il grande scienziato (premio Nobel per la fisica nel 1965 per i suoi studi sull'elettrodinamica quantistica) morto nel 1988. È un libretto di poco più di 100 pagine, pubblicato da Adelphi (collana "Biblioteca Scientifica" n. 27). È tratto da tre conferenze tenute da Feynman nel 1963 e parla della scienza e del rapporto di questa con le altre discipline ed è assolutamente illuminante su come debba funzionare una mente razionale.

Parte dall'apologia del dubbio, smonta il principio di autorità e rivendica il primato del metodo scientifico come l'unico strumento valido inventato finora dall'uomo per accumulare esperienza e orientarsi nel buio.

La scienza è certa solo di non aver certezze:
«Ciò che oggi chiamiamo “conoscenze scientifiche” è un corpo di affermazioni a diversi livelli di certezza. Alcune sono estremamente incerte, altre quasi sicure, nessuna certa del tutto. Noi scienziati ci siamo abituati, sappiamo che è possibile vivere senza sapere le risposte. Mi sento dire: “Come fai a vivere senza sapere?”. Non capisco cosa intendano. Io vivo sempre senza risposte. È facile. Quello che voglio sapere è come si arriva alla conoscenza.»

martedì 14 agosto 2012

Esiste un Dio artificiale?

Douglas Noël Adams (1952-2001)
Mi son letto "Il Salmone del Dubbio", una raccolta postuma di bozze, scritti, articoli e discorsi di Douglas Adams (l'autore della famosissima trilogia in cinque volumi della Guida Galattica per Autostoppisti). A parte il rimpianto, anzi no, la rabbia di non aver più una mente geniale come la sua a illuminare la vita, l'universo e tutto quanto, mi è rimasto impresso uno suo intervento tenuto al convegno "Digital Biota 2" a Cambdridge nel settembre 1998 (qui l'originale in inglese: http://www.biota.org/people/douglasadams/) , per cui ve lo propongo, anche se è molto lungo...

venerdì 11 maggio 2012

È ufficiale: i Maya non avevano previsto la fine del mondo...

Ritrovamenti archeologici recenti in
Guatemala dimostrano che i Maya
pensavano a date ben oltre il 2012

È ufficiale: i Maya non avevano previsto la fine del mondo, come affermavano i catastrofisti più convinti, e nemmeno un "grande cambiamento spirituale" come sostenevano il resto dei creduloni in salsa newage...

Ne avevo già parlato nell'articolo I Maya, il 2012 e il Codice di Dresta ma ora sono gli archeologi ad affermarlo, prove alla mano.

In Guatemala una spedizione di ricercatori, diretti William Saturno dell'università di Boston,  ha annunciato i primi ritrovamenti di una serie di scavi finanziati dalla National Geographic Society. In un piccolo edificio ricoperto da terra e alberi in quella che doveva essere la periferia dell'antica città maya di Xultún, abbandonata 1200 anni fa sono stati portati alla luce degli stupendi dipinti murari perfettamente conservati e dai colori vivacissimi; e una serie di calendari che comprendono periodi temporali ben più lunghi di quelli del "Lungo Computo", la fine del quale aveva indotto tanti a speculare sulla fine del mondo. Si tratta di tabelle astronomiche per il calcolo delle posizioni di Venere e Marte. Alcuni rappresentano periodi di tempo di 7000 anni nel futuro, dunque ben oltre il 21/12/2012...

mercoledì 25 aprile 2012

Terremoti, allineamenti planetari e tempeste solari… C’è qualcosa di vero?

Quest'articolo è stato scritto a quattro mani da me e Roberto Paura dell'Osservatorio Apocalittico.

I neutrini ci uccideranno tutti?
È possibile prevedere i terremoti? Nonostante gli sforzi di generazioni di sismologi, al momento la risposta resta ancora la stessa: no. Ma a molte persone questa risposta non piace, come è ovvio che sia.

Tra questi alcuni accettano di intraprendere la carriera di geologo e attraverso anni di studio e di gavetta arrivano a dire la loro su questa complessa faccenda, riuscendo a mettere a posto qualche tessera di quel colossale puzzle che abbiamo sotto i piedi. Altri preferiscono comode scorciatoie, decisamente più abbordabili e meno impegnative. Come quelle elaborate da Raffaele Bendandi, sismologo autodidatta di Faenza (1893-1979), noto per sue presunte previsioni di alcuni terremoti quand’era in vita, basate sull’idea che l’interno della Terra subisca l’influenza gravitazionale dei corpi celesti del sistema solare, analogamente alle maree lunari, e che questo fenomeno sia all’origine dei terremoti.

Alla teoria di Bendandi, ormai diventata un cult tra gli appassionati di "teorie alternative" (tanto che ogni due mesi qualcuno s'inventa una nuova previsione che viene prontamente ripresa da stampa e TV prima - come se non avessimo problemi seri di cui preoccuparci- e smentita dai fatti dopo) s’ispirano diversi gruppi di internauti sia in Italia che all'estero. Alcuni di questi tentano di equipaggiarla con qualche qualche "rinforzino", pescando da altre teorie "alternative". Ci occuperemo nello specifico di un gruppo di internauti che ha messo su un sito con l’obiettivo, niente di meno, di prevedere i terremoti: pseasky.altervista.org.

Obiettivo benemerito, certo... Peccato che nessuna delle idee alla base del progetto abbia alcun fondamento scientifico. Vediamo perché...

mercoledì 2 novembre 2011

Alle radici della fuffa...

Effetto Dunning-Kruger?
Vi è mai capitato di provare un forte senso di imbarazzo per le esibizioni di certi personaggi in programmi televisivi tipo "Italia's got talent" o "La Corrida", o magari in reality tipo il "Grande Fratello"? È mai possibile che non si rendano conto di quanto sembrino stupidi e ridicoli?

A volte si tratta di numeri progettati ad "arte" (virgolettato d'obbligo) per destare questo tipo di raccapriccio negli spettatori che proprio per queste sensazioni continuano a seguire lo spettacolo. Altre volte davvero il concorrente di turno non si rende conto di quanto è ridicolo quel che fa, ed è anzi convinto di aver fatto un'ottima esibizione. Molto probabilmente questa persona è vittima di un bias (pregiudizio) cognitivo che prende il nome di "effetto Dunning-Kruger"...

mercoledì 28 settembre 2011

Elenin, quando succede l'incredibile...

Aiuto! Arriva la cometa! O no?
La scienza oscurantista, la NASA al servizio della CIA e i debunker pagati dai governi volevano mettere tutto a tacere, versando miele nelle orecchie del pubblico giustamente preoccupato, sostenendo che si trattasse solo di una normalissima cometa, piccina, insignificante, che non avrebbe potuto in alcun modo fare danni al nostro pianeta visto che sarebbe dovuta passare a 34 milioni di km...

Dicevano che la sua massa era talmente misera che, dalla distanza a cui si trovava, avrebbe avuto su di noi lo stesso effetto gravitazionale di un camion. Ma chi pensavano di prendere in giro?

Dicevano che in nessun modo gli allineamenti planetari o cometari potrebbero causare terremoti; tanto che gli astronomi manco li considererebbero, parlando piuttosto di congiunzioni (che - a sentir loro, servi del potere e megafoni della disinformazione - sarebbero solo buoni momenti per osservare il cielo); e che i geologi si ostinerebbero a considerare la tettonica a zolle come causa prima dei terremoti pur di negare a un personaggio scomodo come Bendandi e ai suoi emuli odierni come Giampaolo Giuliani o Mensur Omerbashich i giusti riconoscimenti.

Dicevano che la teoria dell'universo elettrico, l'idea che dentro la sua chioma si nascondesse in realtà una nana bruna o che sia stata mandata dagli Anunaki per nascondere l'arrivo di Nibiru sono bojate senza senso, buone per affabulare chi di fisica non capisce niente ma assolutamente insensate per chi ne abbia anche un'infarinatura liceale. Ma come si permettono costoro di snobbare così dei Grandi Ricercatori Indipendenti della Vera Scienza come Sitchin o Argüelles che hanno saputo leggere tra le righe che gli altri avevano "solo" saputo tradurre?

Hanno persino tentato di negare che la Elenin fosse stata rappresentata ben prima di essere ufficialmente scoperta in quel preciso schema esoterico per iniziati che è la banconota svizzera da 10 franchi con l'effige di Eulero.

A un certo punto - sicuramente per mettere la sordina al clamore che stava crescendo - hanno addirittura sostenuto che sarebbe stata distrutta dalla forza di marea del Sole, come spesso capita a comete così piccole e poco dense; come se poi la cosa potesse tranquillizzare qualcuno! Non lo sanno questi stolti che se una cometa esplodesse le sue schegge impazzite si colpirebbero?

Ma i catastrofisti dalla mente aperta che non si fermano alle apparenze aspettavano al varco i biechi scientisti ottenebrati dalle proprie formule per il 26 e 27 settembre, quando la Elenin sarebbe stata perfettamente allineata con la Terra e il Sole e avrebbe sicuramente causato qualche evento catastrofico come lo tsunami del Giappone.

Ebbene, quello che tutti i catastrofisti temevano è veramente successo...

lunedì 18 luglio 2011

Complottisti nati

Quante volte vi sarà capitato di discutere con una persona talmente ostinata nelle proprie convinzioni da essere refrattaria persino alla prova più lampante che si sbaglia? O magari di essere stati voi quella persona?

Chi non ha fatto della dietrologia almeno una volta nella vita? Da noi in Italia è diventato pure proverbiale: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca (e a coniarlo è stato proprio uno dei personaggi più discussi della storia politica del nostro paese).

Le trame losche e complesse sono poi molto più affascinanti, gratificanti e a volte persino credibili di quelle semplici e lineari. Lo sa bene chi legge i gialli o ama un certo genere di film.

L'articolo che ho trovato su uno dei blog di Psychology Today analizza questi e altri meccanismi più o meno inconsci per spiegare come sia facile cadere nel complottismo. Secondo l'autore, Douglas T. Kenrick, siamo infatti tutti complottisti nati... 

venerdì 15 luglio 2011

La cometa Elenin nella banconota svizzera da 10 franchi?

Dettaglio banconota svizzera da 10 franchi
Attenzione! La cometa Elenin è in realtà un pericolo noto da decenni, tanto che è stata addirittura inserita nella banconota svizzera da 10 franchi! Questa almeno è la sostanza di una congettura avanzata in diversi siti e discussa in diversi forum e blog; e a quanto pare c'è chi prende davvero sul serio questa idea.

Questo genere di voci mi era stata fatta notare da Daniele, un lettore di questo blog, ma visto che si continua a parlarne mi è sembrato giusto approfondire.

La porzione di banconota con la misteriosa orbita è rappresentata qui a fianco. Cliccate sull'immagine per una versione ingrandirla. Si notano una misteriosa forma a tronco di cono sovrastata da un cilindro (stranamente simile a una capsula spaziale del progetto Gemini o Apollo) sullo sfondo, una serie di menischi attraversati da una linea verticale sulla destra e nella parte superiore una rappresentazione del sistema solare con un'ellisse eccentrica.

Se cercate "swiss bank note comet elenin" o "elenin 10 franchi" su Google trovate di tutto. L'idea nasce all'estero e non è nuova. Qualche anno, negli stessi ambienti, la stessa identica banconota era stata indicata come una delle prove dell'esistenza di Nibiru (cercate "swiss nibiru"). Non mancano i siti che avvertono che si tratta di un'assurdità (per esempio Osservatorio Apocalittico), ma prevalgono nettamente quelli che considerano quantomeno plausibile la "notizia".

Che ci possa essere qualcosa di vero?

venerdì 27 maggio 2011

La "scienza ufficiale" refrattaria al cambiamento

La dottoressa Jasmina Lazendic-Galloway,
l'autrice della scoperta, Amelia Fraser
McKelvie, e il dr. Kevin Pimbblet
E' uno degli argomenti preferiti dei sostenitori delle pseudoscienze: la scienza "ufficiale", "accademica", "cattedratica" non sarebbe incline ad accettare idee nuove e cambiamenti.

A sentir loro, le gerarchie dei baroni universitari non accetterebbero le intrusioni di chi è al di fuori della loro casta. Lo scientismo imperante escluderebbe e ostracizzerebbe così i tanti ricercatori indipendenti (dalla mente tanto aperta) che si muovono lungo strade alternative e invise all'ortodossia scientifica...

Amelia Fraser-McKelvie, una studentessa 22enne alla facoltà di ingegneria di Melbourne in Australia è forse riuscita in pochi mesi dove gli scienziati hanno fallito per decenni.
La "massa mancante" nell'universo, quella inutilmente cercata per decenni da blasonatissimi astrofisici delle più gloriose università ed accademie del pianeta, sarebbe stata identificata da questa impertinente sconosciuta che si è permessa di mostrare a tutto il mondo quello che era sempre stato sotto il loro naso.

Che cosa fanno gli scienziati invidiosi e occultisti? Negano? Occultano? Mistificano? Cercano di screditarla e di insabbiare la questione per poi attribuirsi la scoperta?

No: pubblicano la sua scoperta su una prestigiosa rivista scientifica, dandole tutta l'enfasi e i riconoscimenti del caso.

Perfidi...


Approfondimenti:
  • An estimate of the electron density in filaments of galaxies at z~0.1 (http://arxiv.org/abs/1104.0711, Cornell University Library)
  • Monash student finds Universe’s missing mass (Monash University)
  • Nuovi indizi sulla massa mancante (link, Istituto Nazionale di AstroFisica) 

sabato 26 marzo 2011

Tsunami, voce della paterna bontà di Dio

L'ira di Dio
Roberto De Mattei, docente di Storia del Cristianesimo e della Chiesa presso l'Università Europea di Roma (Legionari di Cristo) e presidente della Fondazione Lepanto, il 16 marzo scorso, nel corso della trasmissione "Radici Cristiane" su Radio Maria ha cercato di spiegare agli ascoltatori il senso escatologico il significato del potentissimo terremoto e del devastante tsunami che hanno recentemente colpito il Giappone, facendo sue le dichiarazioni dell'arcivescovo di Rossano Calabro, monsignor Mazzella (da uno scritto del 1909 riferito al terremoto di Messina del 1908).

Per De Mattei le decine di migliaia di morti e le devastazioni del maremoto sarebbero una punizione che rientra nel disegno divino, una “esigenza della giustizia di Dio”. Ancora. secondo l'accademico, “Le grandi catastrofi sono la voce terribile ma paterna della bontà di Dio che richiama al fine ultimo della nostra vita”, infatti “Se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo”. Ha aggiunto che “le catastrofi sono i giusti castighi di Dio” in quanto “alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni”.

Embè? Direte voi. Per un tradizionalista cattolico pensarla così è normale. Sì, ma si da il caso che De Mattei sia anche vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l'omologo italiano delle varie accademie nazionali delle scienze ...

venerdì 18 marzo 2011

Che impatto hanno 7 miliardi di persone sul pianeta?

Globalizzazione, di Altan
Sul National Geographic di questo mese c'è un interessante specchietto sull'impatto umano sul pianeta, una bella provocazione cui non potevo non abboccare.

Ogni giorno TV, giornali e Web ci propongono tragedie spaventose di fronte alle quali ci sentiamo impotenti: disastri naturali, guerre, terrorismo, fame, carestie spingono tanti disperati a fuggire verso paesi con condizioni di vita migliori. È evidente che tantissime persone vivano sotto la cosiddetta soglia di povertà e muoiano di fame o di malattie oggi curabili; ed è altrettanto concreta la possibilità che qualche evento nefasto possa precipitare anche noi occidentali privilegiati in quelle condizioni; e che questi privilegi siano messi in discussione.

D'altra parte è altrettanto vero che molte di quelle malattie cent'anni fa erano incurabili e se, come sembra, entro quest'anno la popolazione mondiale toccherà i 7 miliardi di individui, ciò significa che viviamo più a lungo, anche nei posti dove si muore di più, e che dunque le condizioni globali dell'umanità devono essere migliorate. I recenti avvenimenti nel Nord Africa sono stati possibili anche per il Web che ha permesso il coordinamento della ribellione e ha sbattuto in faccia a tutti la consapevolezza che molto di ciò che pensavamo di quella gente era sbagliato.

Con la globalizzazione paesi come l’India e la Cina, che da soli hanno un terzo della popolazione mondiale, pretendono per la propria gente un tenore di vita più alto e stanno erodendo fortemente il dominio economico dell'occidente ricco e opulento oggi in crisi.

Insomma, siamo ormai 7 miliardi ma abbiamo ancora un futuro?

L'impatto che tutto ciò ha sul pianeta è sotto gli occhi di tutti. Non passa giorno che qualcuno non ci dica che le risorse stanno per finire, che il petrolio è agli sgoccioli e servono altre fonti di energia, che il clima sta cambiando a causa dell'uomo, che il riscaldamento globale porterà migrazioni di massa senza precedenti e cambierà l'assetto socio economico mondiale.

Perché aumenta il nostro impatto sul pianeta? È colpa della sola crescita demografica, che in 111 anni ha portato la popolazione mondiale dagli 1,8 miliardi del 1900 ai 7 miliardi di quest’anno? Del benessere, che implica maggiori consumi di energia e altre risorse? Oppure della tecnologia, che offre sempre nuovi strumenti di sfruttamento delle risorse?