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giovedì 8 giugno 2017

L'homo sapiens è “nato” prima di quanto si pensasse?

Una ricostruzione al computer dei resti
fossili di Jebel Irhoud mostra un viso
piatto, tipicamente moderno e un più
primitivo cranio allungato
Mi è toccato aggiornare il mio articolo Diventare uomini: una linea cronologica dell’evoluzione umana e chissà quante volte ancora dovrò farlo...

Forse la nostra specie è più antica di quanto si pensasse. Una recentissima ricerca pubblicata sull'ultimo numero di Nature anticiperebbe di centomila anni l'origine dell'homo sapiens.

Un recentissimo ritrovamento fossile in Marocco, nella cava di Jebel Irhoud, collocherebbe a circa 315.000 anni fa il più antico e primitivo fossile attribuibile all’homo sapiens [vedi qui, qui e qui]. Le caratteristiche facciali, mandibolari e la morfologia dentale sono moderne mentre la mascella massiccia, la morfologia cranica allungata e quella endocraniale appaiono più primitive. Sappiamo che controllava il fuoco perché nel sito sono stati trovati resti di carbonella insieme a lame litiche e resti di animali con segni di macellazione.

A questa sottospecie non è stato ancora attribuito un nome. Se la ricerca fosse confermata, sposterebbe la “culla” della nostra specie dall’Africa Orientale a quella Nord-Occidentale o più probabilmente indicherebbe un processo evolutivo lungo e complesso che avrebbe coinvolto tutta l’Africa. Le “origini” andrebbero anticipate di almeno centomila anni rispetto ai 195.000 anni fa supposti in precedenza.

martedì 29 dicembre 2015

Giganti... sciocchezze

Anche nella fuffa esistono gli evergreen. Una delle fesserie più grosse che ogni tanto ritornano in auge sono i giganti, i cui più grandi sostenitori sono i creazionisti americani. I fufffari d’accatto delle nostre parti si limitano a scimmiottarli (qualsiasi cosa, anche la cretinata più ridicola, pur di dare addosso agli odiatissimi “scettici”).

Su questo argomento ho già scritto, tanto tempo fa, La fisica dei giganti e dei nani (una traduzione adattata di un articolo americano), ma è davvero molto lungo. In questo articolo mi limiterò all’essenziale.

Immagine da un concorso di
ritocco fotografico del sito
www.worth1000.com
Chiariamo subito cosa si intende qui per “giganti”: non sono persone molto alte, come i giocatori di basket, o i malati di gigantismo. Non sono nemmeno esseri viventi spaventosamente grandi come i dinosauri. Per giganti intendo i presunti omoni alti diversi metri ma con le stesse proporzioni di un essere umano, le cui gesta sono narrate in miti, leggende e testi religiosi e i cui scheletri, secondo i siti di archeologia misteriosa, sarebbero stati trovati in giro per il mondo; tipo la foto qui a fianco (tratta da un celebre concorso di photoshop ma spacciata spesso per vera), per intenderci.

Non rincorrerò le decine di casi inesistenti, per lo più attrazioni da fiera di paese del XIX secolo o degli inizi di quello scorso. A testimoniare sulla questione chiamo due famosi scienziati...

mercoledì 26 marzo 2014

Un pub nel Paleogene?

Antichi birrai (scherzi a parte,
davvero gli egizi bevevano birra!)
Poco tempo fa mi è capitato di leggere una delle solite fesserie contro la teoria darwiniana dell'evoluzione delle specie.

Intrappolati nel permafrost dell'Alaska sono stati trovati batteri vecchi di 30.000 anni (vedi qui). Nel loro DNA è stata trovata una componente che denoterebbe resistenza ad alcuni antibiotici. La domanda sorge spontanea: come potevano essere immuni agli antibiotici dei batteri vecchi di 30.000 anni se gli antibiotici sono stati inventati solo 70 anni fa? Al fuffaro creazionista basta la domanda: quei batteri sono una prova dell'insensatezza della teoria darwiniana.

Ebbene, io voglio andare oltre! Ho trovato su twitter questa notizia: Bone Dusters Paleo Ale, Brewed from Real Fossils ...

domenica 12 maggio 2013

Diventare uomini: una linea cronologica dell’evoluzione umana (aggiornato)

Venere di Hohle Fels
(40.000/35.000 anni fa)
Su "Le Scienze" di questo mese c'è un bellissimo articolo di antropologia sullo sviluppo della creatività nel genere homo, la caratteristica forse più importante della nostra specie fin dalle sue origini (Le Origini della Creatività di Heather Pringle, Le Scienze, Maggio 2013).

Uno specchietto con la datazione di alcuni ritrovamenti mi ha fatto venire in mente di aggiornare un articolo di un paio di anni fa.

Eccolo qua: Diventare uomini: una linea cronologica dell’evoluzione umana.

lunedì 7 marzo 2011

Diventare uomini: una linea cronologica dell’evoluzione umana

Aggiornato il 1/1/2016
L'ho trovato su NewScientist e non ho saputo resistere!

Ecco qua - tradotta, integrata, estesa e corredata di fonti - una concentratissima cronistoria dell'evoluzione della nostra specie a partire da quando i nostri antenati si differenziarono da quelli degli altri ominidi, tra i quali lo scimpanzé è il nostro parente più prossimo, e fino alla comparsa della scrittura, evento che convenzionalmente segna la fine della preistoria.
Non c'è nulla di definitivo, visto che nuove scoperte potrebbero cambiare anche profondamente fatti e numeri, ma per il momento pare che - grosso modo - le cose possano essere andate così...