mercoledì 31 agosto 2016

La triste fine dei lunacomplottisti - parte 4

Lunacomplottista
La faccio breve. Gli approfontimenti e le puntate precedenti li trovate in fondo.

I lunacomplottisti sono quelli che non credono che l'uomo sia mai stato sulla luna e pensano che il programma Apollo sia stato un complotto del governo statunitense per ingannare la nazione e il mondo. Non è chiaro lo scopo di tutto ciò, visto che economicamente sarebbe costato molto meno andare sulla Luna che organizzare e il complotto e far tenere le bocche cucite a tutti i partecipanti per più di quarant'anni, ma tant'è.

Nel 2009 la NASA ha spedito intorno alla Luna il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) con lo scopo di mapparne nel dettaglio la superficie e raccogliere altri dati scientifici in preparazione di un ritorno in grande stile dell'uomo sul nostro satellite naturale. La sonda, in orbita polare, ha fotografato la superficie della Luna da quote sempre più basse e la risoluzione elevata degli strumenti di bordo ha permesso di vedere i siti di atterraggio della missione Apollo. Negli articoli precedenti ho mostrato come queste immagini coincidano perfettamente con le riprese fatte dall'interno del modulo lunare nelle fasi di allunaggio e di decollo.

Sul sito complottilunari.blog.spot.com di Paolo Attivissimo, giornalista scientifico e debunker, ho scoperto che però, almeno nel caso dell'Apollo 15, il sito dell'allunaggio era stato fotografato anche dall'orbiter della missione. La storia di questa foto è descritta nel dettaglio nell'articolo di Paolo linkato prima.

Qui metto solo a confronto la foto del 1971 e l'immagine ripresa dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) nel 2012. Nel dettaglio del 1971 ho corretto leggermente luminosità e contrasto. In quella del 2012 ho modificato leggermente la prospettiva (operazione necessaria perché le due foto sono state prese da angolazioni differenti). Si tratta di una GIF animata e per questioni di spazio e di tempi di caricamento ho anche dovuto ridurre le dimensioni e la profondità del colore. Il risultato è questo:
Non mi sembra che ci sia bisogno di alcun commento.

Approfondimenti:

venerdì 26 agosto 2016

Io ho ragione...

“prima ti ignorano,
poi ti deridono,
poi ti combattono,
poi vinci”
(Gandhi, parlando
della nonviolenza)
La logica del complottista e del crackpot:
  • se ignorano quello che dico è per minimizzarlo, perché io ho ragione;
  • se non replicano alle mie domande scomode sulle loro verità ufficiali è perché io ho ragione;
  • se mi deridono o mi trattano con sufficienza è per screditarmi, perché io ho ragione;
  • se portano argomenti razionali e logici contro quello che dico è per sommergere con un fiume di parole vuote la mia Verità e nascondere il fatto che io ho ragione;
  • se la scienza o la stampa confermano quegli argomenti è la prova che c'è un complotto, che l'establishment è contro di me e che tutti temono la mia Verità, perché io ho ragione.
Ah, quasi dimenticavo... Se l'ipotesi che io possa aver torto non è minimamente contemplata è solo perché io ho ragione.