lunedì 5 dicembre 2016

E se tutti vivessimo in una simulazione?

Pillola rossa o pillola blu?
«Allora fammi capire bene… Avete simulato un intero universo solo per questo videogioco?»

«Beh, non esattamente», disse Juup al giornalista. «Non potremmo simulare un intero universo senza consumare tutta la massa e l'energia di un intero universo nel procedimento… Non ne varrebbe la pena. E poi ricordate cos'è successo in Azeraan quando i pirati cominciarono a smantellare la loro galassia… Solo poche stelle e fu il caos totale!»

«Tu però hai detto che i giocatori hanno a disposizione un intero universo,» disse il giornalista, «che possono viaggiare ovunque al suo interno e che è auto-consistente.»

«Esatto, un intero universo è a disposizione dei giocatori. Al momento abbiamo circa sette miliardi di utenti beta tester e li abbiamo tenuti principalmente su un solo pianeta. Però stanno cominciando a esplorare il loro sistema solare e siamo quasi pronti a lanciare il gioco pubblicamente per cui lasceremo che la loro espansione continui. I giocatori potranno diffondersi nel sistema solare per poi riempire la galassia ed espandersi nelle altre per tutto l'universo.»

«Quanto a come funziona la simulazione… Beh, si tratta di una soluzione piuttosto brillante ideata da un ex-dipendente ora nostro partner, qualche ingegnosa formula matematica che ci permette di simulare l'universo statisticamente.»

«Come funziona? Sentiti libero di entrare nei dettagli tecnici, i nostri lettori lo apprezzeranno tantissimo!»

domenica 27 novembre 2016

Il principio omeopatico della merda

Samuel Hahnemann,
inventore dell'omeopatia
Christian Friedrich Samuel Hahnemann, l'uomo che all'inizio del XIX secolo ha fondato l'omeopatia, era - tra altre cose - fermamente convinto di questo: diluendo e agitando in acqua pura una sostanza non la si disperde ma se ne moltiplica anzi la forza.

Fate un esperimento mentale. Prendete un metro cubo di acqua purissima e versateci dentro un grammo di merda. Ora agitate, non shakerate, con vigore per diverso tempo...

giovedì 10 novembre 2016

Io li odio i nazisti dell'Illinois...

Ho consultato la mia sfera di cristallo, i tarocchi, le stelle e i pianeti, l'oroscopo, le cialde nespresso (che i fondi di caffé son roba vecchia), lo spirito guida, l'angelo custode, quattro o cinque entità astrali che passavano per caso e ho provato pure con un UFO, ma andava di fretta perché doveva tracciare un cerchio nel grano e non ha potuto rispondermi. A tutti ho chiesto cosa devo aspettarmi da Trump ed ecco le loro previsioni per i prossimi anni:
  • dazi doganali sui prodotti europei (e nessuna tutela per i nostri marchi)
  • più polizia e armi (e più violenza gratuita verso neri e ispanici)
  • caporalato per gli immigrati nel sud degli USA (chi si lamenta, fuori)
  • la sanità tornerà a pagamento e sarà solo per chi se la potrà permettere
  • taglio delle tasse ai super ricchi
  • lotta ai paradisi fiscali? un ricordo!
  • disdetta degli accordi sul clima
  • trivelle libere ovunque ci sia un goccio di petrolio, senza alcun vincolo ambientale (mare artico compreso)
  • ricorso massiccio ai combustibili fossili, carbone in testa
  • leggi anti-aborto a livello federale
  • tagli a scuola
  • tagli alla ricerca di base
  • tagli alla NASA e alle sue missioni
  • i creazionisti potranno insegnare l'intelligent design come teoria scientifica, al contrario dell'evoluzionismo che sarà bandito perché offende il credo religioso di tanti imbecilli.
Dimentico sicuramente qualcosa. Per esempio:
  • qualche golpe in sud America, Africa, Asia come ai “bei” tempi
  • Israele, al primo pretesto, spianerà Gaza, prenderà possesso definitivamente di Cisgiordania e Gerusalemme
  • Cuba resterà naturalmente sotto embargo
  • Putin avrà mano libera sulle repubbliche ex sovietiche
  • Erdogan avrà mano libera contro i curdi
  • e per concludere: tortura, naturalmente.
Qualcosa non cambierà:
  • alleanza strategica coi paesi del golfo (Arabia Saudita in testa) e arabi (Egitto)
  • spartizione dell'Africa e delle sue risorse da parte delle multinazionali
  • pieno supporto alle multinazionali del petrolio
  • negli stati USA dove si è de-industrializzato (e la gente è incazzata) si continuerà a farlo
Ma in tutto questo i neo-nazisti ucraini se la vedranno davvero brutta e di questo i grillini sono contenti. Dico davvero: ho letto commenti esultanti dei grillini perché finalmente i neo-nazisti ucraini saranno puniti. Saranno in effetti gli unici fascisti a non esultare per l'elezione di Trump. Saltano di gioia tutti, da Salvini alla Meloni passando per Brunetta, da Putin a Netanyahu passando per Erdogan, dalla Le Pen a Farage passando per Orbán.
E prima di tutti gongolano e saltano di gioia negli USA i produttori di armi, big pharma, i petrolieri, i teocon del Tea Party, i creazionisti, gli antiabortisti, il KKK e … i nazisti dell’Illinois; e  quest’ultima cosa rovina un po’ il quadro idilliaco dipinto finora perché io li odio, i nazisti dell’Illinois

lunedì 31 ottobre 2016

Il complotto degli storici

Riassumendo: i medici vi tengono nascosto il subdolo piano dietro ai vaccini, i ricercatori vi tengono nascosta la cura per il cancro, i geologi vi tengono nascosta la vera magnitudo dei terremoti, i climatologi vi tengono nascosta la verità dietro le scie di condensazione degli aerei.

Ad aprirvi gli occhi sono persone senza titoli di studio o competenze che remunerano con la vostra capacità di credere a qualsiasi cosa.

Comincio a pensare che gli storici mi tengano nascosto il fatto che quest'epoca sia il Medioevo.
(cit. Michele Bruson)

Non solo cretini...

La violenza del sisma ha spaccato una
montagna.
Ieri la senatrice Enza Blundo del Movimento 5 Stelle ha pubblicato su FaceBook un post (che ha poi ritirato e dal quale i vertici del movimento hanno subito preso le distanze) con questo contenuto (maiuscole comprese):
Il TG1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1, ancora menzogne per interessi economici di governo!!! Anche il terremoto che ha distrutto L'Aquila fu "addomesticato" a 5.8... IL TUTTO PER NON RISARCIRE I DANNEGGIATI AL 100%.
Tra tutte le bufale questa è una delle più odiose e - puntuale - quache stronzo la ripropone a ogni terremoto e troppi sprovveduti (chiamiamoli così) la diffondono. A volte qualcuno però riesce a fare dei veri capolavori: è impressionante la quantità di bestialità concentrate in meno di 250 caratteri.

sabato 29 ottobre 2016

Il tumore al seno secondo una hameriana

Teodora (S. Vitale, Ravenna).
L'imperatrice bizantina morì
nel 548 e.v. probabilmente di
cancro al seno.
Eleonora Brigliadori, intervistata alla trasmissione radiofonica “La Zanzara”, un paio di mesi fa, ha detto che:
“Di un tumore al seno se non fai niente, non fai chemio, non fai radio non muori. Sfido chiunque a mostrarmi una donna che muore di tumore al seno. Non si muore di tumore al seno”.
Secondo la ex soubrette (e secondo una vasta platea di webeti) sarebbe la chemioterapia ad uccidere e non il cancro. In un'altra occasione aveva detto che “quando una persona va a fare la diagnosi, il tumore si sta già riparando da solo. I medici, però interrompono il processo naturale di guarigione e provocano le metastasi”.

La “logica” della Brigliadori è la stessa della questione dei freni di cui ho già parlato: quasi tutti quelli che sono morti in un incidente stradale hanno frenato prima di morire. Tra tutti i morti, quelli che non avevano frenato sono pochissimi. Sono i freni che ti fanno morire. Meglio toglierli (vedi qui).

Ma non è dell'assurdità di questo modo di ragionare (e dell'ottimismo che ci vuole per parlare di “ragionamento” in casi simili) che voglio scrivere.

Ragioniamo sulla prima frase. Se fosse vera allora, fino all'introduzione della chemioterapia, nessuna donna sarebbe mai morta di tumore al seno. È veramente così?

venerdì 28 ottobre 2016

Furore

"Okie" in viaggio verso
la California (1935)
“Furore” (The grapes of wrath) è il titolo di un romanzo del 1939 di John Steinbeck (USA, Premio Nobel per la letteratura nel 1962). È un libro straordinario. In Italia fu tradotto durante il ventennio fascista ma la censura ce ne "regalò" una versione ridotta e privata del suo esplosivo messaggio sociale e politico. Questa versione è stata l'unica disponibile in italiano dal 1940 fino al 2013. Ora c'è una nuova versione integrale e non censurata.

Il romanzo parla di un episodio legato alla Grande Depressione americana degli anni 30' del secolo scorso. Un periodo di straordinaria siccità e le “dust bowls” (tempeste di sabbia) distrussero campi e colture e rovinarono i contadini delle Grandi Pianure centrali (specialmente Oklahoma, Kansas e Texas). Questi si indebitarono con le banche diventando prima mezzadri sulle terre che prima gli appartenevano per finire poi col venirne cacciati. Centinaia di migliaia di persone, diseredate e ridotte alla fame, vendettero per pochi soldi tutte le loro cose, comprarono dei catorci di automobili e autocarri appena capaci di mettersi in moto e - attratti dal miraggio di un lavoro - caricarono la famiglia e quattro stracci per attraversare gli USA, diretti verso la California, una vera e propria Terra Promessa dove scorrono latte e miele.

Clandestini in viaggio verso
le nostre coste (oggi)
Molti vecchi e malati morirono durante il viaggio. Venivano sepolti dove capitava perché affidare i corpi al coroner costava troppo. I sopravvissuti arrivarono in un paese bellissimo ma ostile. Venivano chiamati con disprezzo okie (che di norma sarebbe un nomignolo per gli abitanti dell'Oklahoma ma che veniva usato come da noi si faceva per gli immigrati del Mezzogiorno chiamandoli napoletani o terroni gli immigrati del sud) ed erano accusati di rubare, di essere sporchi e di portare malattie, di violenza, furti e delle peggio nefandezze. Vennero sfruttati e trattati come bestie, vessati, insultati, provocati, discriminati, umiliati, privati di ogni dignità e incattiviti oltre ogni immaginazione.

Immagino che si capisca dove voglio andare a parare per cui non scrivo oltre. Ho solo un consiglio per chi non sopporta che vengano soccorsi i barconi di disperati in mezzo al mare, accusa le autorità di “andarli a prendere” e si attacca come un pidocchio a parole come “clandestini”: leggetevi questo libro. Lo so che è un suggerimento inutile. Lo so che la lettura non ha nessuna possibilità di fare breccia nelle menti di chi grugnisce bestialità del genere o di accendere una luce in quel buio di tenebra. Tuttavia, se anche uno solo capisse, mi sentirei già soddisfatto.

lunedì 3 ottobre 2016

Senza freni

La stragrande maggioranza di chi muore negli incidenti automobilistici ha usato i freni. Quasi tutti quelli che hanno avuto danni (permanenti o meno) negli incidenti automobilistici hanno usato i freni. I morti, tra chi non ha usato i freni, sono pochissimi. È ora che la verità emerga! Diciamo basta alle multinazionali automobilistiche che insieme a governi conniventi e corrotti ci vogliono imporre i freni. Non usate i freni se volete sopravvivere!

Che stronzata, vero? È una cosa talmente stupida che solo un imbecille potrebbe crederci...

Beh, gli imbecilli sono molti più di quelli che si crede. Provate a sostituire "incidenti automobilistici" con "malattie", le "multinazionali automobilistiche" con quelle farmaceutiche e "freni" con "vaccini" (*).

La sostanza e la stupidità dell'affermazione restano chiaramente le stesse. Eppure, se nessuno sano di mente è disposto ad andare in giro con un'auto senza freni o di regalarne una ai propri figli, tanti genitori son disposti a far correre gravi rischi ai propri bambini e a quelli altrui pur di non vaccinarli.

Usare i freni può far danni? Certamente. Se frenate sul bagnato o sul ghiaccio rischiate di perdere il controllo dell'auto, se non avete l'ABS o le catene. Ma siete davvero sicuri che in generale non avere i freni sia una buona idea? Allo stesso modo, certo che i vaccini possono avere degli effetti collaterali anche gravi. Ma siete davvero convinti che, senza vaccinarvi, le conseguenze di una malattia infettiva non possano essere ben più gravi e frequenti? Se siete convinti di questo allora non siete molto diversi da chi preferisce guidare un'auto senza freni.

Non siate idioti come gli Hameriani. I vaccini possono salvarvi la vita.

(*) Funziona allo stesso modo anche con la "chemioterapia" al posto di "freni" (e "tumori" al posto di "incidenti automobilistici") e con gli antibiotici.

mercoledì 31 agosto 2016

La triste fine dei lunacomplottisti - parte 4

Lunacomplottista
La faccio breve. Gli approfontimenti e le puntate precedenti li trovate in fondo.

I lunacomplottisti sono quelli che non credono che l'uomo sia mai stato sulla luna e pensano che il programma Apollo sia stato un complotto del governo statunitense per ingannare la nazione e il mondo. Non è chiaro lo scopo di tutto ciò, visto che economicamente sarebbe costato molto meno andare sulla Luna che organizzare e il complotto e far tenere le bocche cucite a tutti i partecipanti per più di quarant'anni, ma tant'è.

Nel 2009 la NASA ha spedito intorno alla Luna il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) con lo scopo di mapparne nel dettaglio la superficie e raccogliere altri dati scientifici in preparazione di un ritorno in grande stile dell'uomo sul nostro satellite naturale. La sonda, in orbita polare, ha fotografato la superficie della Luna da quote sempre più basse e la risoluzione elevata degli strumenti di bordo ha permesso di vedere i siti di atterraggio della missione Apollo. Negli articoli precedenti ho mostrato come queste immagini coincidano perfettamente con le riprese fatte dall'interno del modulo lunare nelle fasi di allunaggio e di decollo.

Sul sito complottilunari.blog.spot.com di Paolo Attivissimo, giornalista scientifico e debunker, ho scoperto che però, almeno nel caso dell'Apollo 15, il sito dell'allunaggio era stato fotografato anche dall'orbiter della missione. La storia di questa foto è descritta nel dettaglio nell'articolo di Paolo linkato prima.

Qui metto solo a confronto la foto del 1971 e l'immagine ripresa dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) nel 2012. Nel dettaglio del 1971 ho corretto leggermente luminosità e contrasto. In quella del 2012 ho modificato leggermente la prospettiva (operazione necessaria perché le due foto sono state prese da angolazioni differenti). Si tratta di una GIF animata e per questioni di spazio e di tempi di caricamento ho anche dovuto ridurre le dimensioni e la profondità del colore. Il risultato è questo:
Non mi sembra che ci sia bisogno di alcun commento.

Approfondimenti:

venerdì 26 agosto 2016

Io ho ragione...

“prima ti ignorano,
poi ti deridono,
poi ti combattono,
poi vinci”
(Gandhi, parlando
della nonviolenza)
La logica del complottista e del crackpot:
  • se ignorano quello che dico è per minimizzarlo, perché io ho ragione;
  • se non replicano alle mie domande scomode sulle loro verità ufficiali è perché io ho ragione;
  • se mi deridono o mi trattano con sufficienza è per screditarmi, perché io ho ragione;
  • se portano argomenti razionali e logici contro quello che dico è per sommergere con un fiume di parole vuote la mia Verità e nascondere il fatto che io ho ragione;
  • se la scienza o la stampa confermano quegli argomenti è la prova che c'è un complotto, che l'establishment è contro di me e che tutti temono la mia Verità, perché io ho ragione.
Ah, quasi dimenticavo... Se l'ipotesi che io possa aver torto non è minimamente contemplata è solo perché io ho ragione.

domenica 19 giugno 2016

I vantaggi di una cultura scientifica

Avere una cultura scientifica ti permette di capire quando qualcun altro ha la testa piena di cazzate.

Neil deGrasse Tyson

mercoledì 15 giugno 2016

Viviamo in una società scientifica?

Neil deGrasse Tyson, astrofisico

“Il problema della società non è che i bambini non conoscono la scienza. Il problema sono gli adulti che non conoscono la scienza. Superano in numero i bambini di 5 a 1, detengono il potere e scrivono le leggi. Avere adulti scientificamente ignoranti significa minare le fondamenta stesse di ciò che rende una nazione ricca e forte.”
Neil deGrasse Tyson

giovedì 5 maggio 2016

Diventare uomini: una linea crono-genetica dell'evoluzione umana

Il cra­nio chia­ro al cen­tro ap­par­tie­ne a un uo­mo mo­der­no, ho­mo sa­pi­ens sa­pi­ens, di 22.000 anni fa (Cro-Ma­gnon, Fra­ncia). Gli al­tri, da si­nis­tra a de­stra, so­no di un au­stra­lo­pi­te­cus afri­ca­nus (3-1,8 mi­lio­ni di an­ni fa), di un ho­mo ha­bi­lis (2,1-1,6 mi­lio­ni di an­ni fa), di un ho­mo ere­ctus (o er­ga­ster, 1,8-0,3 mi­lio­ni di an­ni fa), e l'ul­ti­mo, scu­ro, è di un al­tro sa­pi­ens sa­pi­ens di 92,000 an­ni fa (Qaf­zeh, Isra­ele).

Ri­­as­­su­­me le tap­­pe del­­la no­­stra evo­­lu­­zio­­ne non at­tra­ver­so i ri­tro­va­men­ti pa­leon­to­lo­gi­ci e le da­ta­zio­ni geo­lo­gi­che, ma ri­per­cor­ren­do nel cor­so dei mi­lio­ni di an­ni le mu­ta­zio­ni ge­ne­ti­che che ci han­no re­si quel­lo che sia­mo.

Eccolo qui, tradotto, adattato e integrato.

I sem­pli­ci pas­si che ci han­no re­si uma­ni


Nel cor­so di di­ver­si mi­lio­ni di an­ni, le an­ti­che scim­mie si so­no gra­dual­men­te evo­lu­te in es­se­ri uma­ni. Ec­co i cam­bia­men­ti chia­ve che han­no spe­ri­men­ta­to in que­sto lun­go cam­mi­no evo­lu­ti­vo...

martedì 12 aprile 2016

L'equazione dell'amore (ovvero l'entanglement demistificato)

Fate un esperimento e cercate su google “equazione dell'amore”. Troverete dei riferimenti all'equazione di Dirac, uno dei capisaldi della meccanica quantistica, e la sua presunta spiegazione che riporto testualmente: «Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce».

Detta così suona fantastica. Due sistemi/entità/cose/persone che interagiscono per un po' sono legate per sempre da un vincolo invisibile che agisce a qualunque distanza. L'ammóre, la telepatia, la preghiera, la precognizione, gli amuleti, la sincronicità, ecc. sarebbero tutti spiegati dall'equazione di Dirac e quindi dalla fisica quantistica... Non è bellissimo tutto ciò? È talmente bello che c'è addirittura chi l'equazione di Dirac se l'è tatuata addosso.

Mi sono spesso chiesto dove e quando sia nata questa stronzata...

giovedì 3 marzo 2016

Cialtronate quantiche, parte 1

Secondo il vocabolario on-line Treccani, il termine “mistificazione” è un sostantivo femminile che significa “Distorsione, per lo più deliberata, della verità e realtà dei fatti, che ha come effetto la diffusione di opinioni erronee […] al fine di trarre vantaggio dalla credulità altrui”.

Se qualcuno distorcesse deliberatamente le vostre idee e le vostre parole, usandole a sproposito per vendere qualcosa a un pubblico ignaro direste che è un mistificatore, un imbroglione.
Ciondoli quantici: roba per chi se la merita?
È quello che avviene quotidianamente sui siti newage, che saccheggiano le idee e la terminologia scientifica, in particolare della meccanica quantistica, alterandone in significato, usandoli per suggerire inesistenti relazioni di causa-effetto, per sdoganare pensiero magico e wishful thinking, per dare una parvenza di scientificità a dottrine improbabili ma soprattutto per alimentare un enorme mercato di prodotti inutili venduti a caro prezzo (corsi, libri, integratori, oggettistica, talismani, amuleti, ecc.)

Se io vi proponessi di vendervi un ciondolino con incastonati dei vetrini colorati, dicendovi che potrebbe aiutarvi a migliorare il vostro benessere, aumentando la vostra energia perché armonizza le vibrazioni quantiche della vostra mente con la frequenza di Radiomaria risonanza terrestre di Shumann e con quella della radiazione cosmica di fondo voi cosa fareste? Direste che sono un ciarlatano e che è una truffa, chiaramente, ma di oggetti del genere ce ne sono in vendita a migliaia, e spesso a prezzi non proprio popolari. Provate a cercare “quantum pendant” su Google. Oppure pensate al braccialettino di gomma che tanti gonzi si sono comprati qualche anno fa.

Non sopporto i mistificatori e per questo motivo dedicherò qualche pezzo ai cialtroni quantici. Comincio con la seconda parte di un un articolo del fisico Lawrence Krauss, pubblicato sul numero di settembre 2010 sulla prestigiosa rivista “Scientific American” (ultimo di dodici da cui il titolo “un anno vissuto pericolosamente”)…

lunedì 29 febbraio 2016

Sei fisici parlano della ciarlataneria quantistica

«Cre­do di po­ter di­re con si­cu­rez­za che nes­su­no ca­pi­sce la mec­ca­ni­ca quan­ti­sti­ca»: lo af­fer­ma­va Ri­chard Feyn­man, pre­mio No­bel per la fi­si­ca e pa­dre del­l'elet­tro­di­na­mi­ca quan­ti­sti­ca (QED), una del­le men­ti più bril­lan­ti del XX se­co­lo; e quan­do scri­ve­va nes­su­no in­ten­de­va pro­prio nes­su­no, lui com­pre­so. Ag­giun­ge­va in­fat­ti che «chi­un­que af­fer­ma di ca­pi­re la teo­ria dei quan­ti men­te op­pu­re è paz­zo». Feynman ammetteva candidamente che la meccanica quantistica (MQ d'ora in poi) è del tutto incomprensibile: sappiamo come funziona ma non perché funziona. Abbiamo le sue formule che danno conto di tutti i fenomeni legati all'elettromagnetismo, della chimica, delle reazioni nucleari ma del perché le cose funzionino così non ne abbiamo idea.
Eppure al giorno d'oggi molti dicono di averla capita, la MQ. Ci sono decine e decine di libri newage che ne parlano, che spiegano come curarsi con essa, di come rigenerare le proprie energie, di come entrare in contatto con l'universo. Non c'è una sola formula, li hanno scritti dei non fisici, ma vi spiegano la MQ come se si trattasse della cosa più naturale del mondo. E dopo averli letti, siete convinti di averla capita. Che Feynman fosse stupido?

Diciamola tutta: se un fuffaro oggi non cita la MQ non è credibile, non è nessuno. Non c'è praticamente nessun sedicente indagatore dell'occulto, cultore delle scienze “alternative” (ossia delle pseudo-scienze), ricercatore del paranormale (spesso lo scrivono in maiuscolo a sottintendere che loro sarebbero quelli veri, mica come quegli sfigati che che si fanno inutilmente il mazzo per anni e anni all'università), sensitivo che parla con le entità di dimensioni parallele - insomma gente che non accetta certo di venir messa a tacere da cose banali come i fatti o le spiegazioni degli esperti delle materie di cui starnazzano senza alcun titolo -; non c'è nessuno di costoro, dicevo, che non infarcisca i suoi discorsi infilandovi l'aggettivo quantico o quantistico, coniando espressioni tanto evocative quanto vuote tipo: coscienza quantica, olismo quantistico (quantismo olistico?), guarigione quantica, percezione quantistica, salto quantico, pensiero quantistico, aura quantica, (ri)equilibrio quantistico, mente quantica, cervello quantico, ecc.

Non solo, ma si usa la MQ per sostenere la credibilità di pratiche, credenze e discipline senza alcun fondamento scientifico come omeopatia, chakra, feng shui, cristalloterapia, fiori di Bach, pranoterapia, riflessologia, ecc. Avete qualcosa che implichi un'azione a distanza o una connessione che non potete provare in alcun modo? Basta dire le parole magiche “meccanica quantistica” (e magari “vibrazioni”) ed il gioco è fatto.

«Quant(ich)e cazzate…» potrebbe dire uno scettico scientista cicappino arrogante e dalla mente chiusa… Sentiamo allora cosa ne pensano alcuni dei più importanti fisici quantistici.

Quella che segue è la mia traduzione dell'articolo “6 fisici parlano della ciarlataneria quantistica” di Bo Gardiner, una blogger che ha avuto un percorso di vita davvero particolare: da fuffara convinta (che non se n'è fatta mancare una!) a umanista, femminista, ambientalista, scettica e divulgatrice scientifica.

Ecco dunque il mio adattamento del suo articolo…

lunedì 15 febbraio 2016

Invece che sprecare i soldi per le onde gravitazionali ...

L'antenna gravitazionale Virgo a Cascina (Pisa)

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza

(Divina Commedia, Inferno, XXXIV)

All'in­do­ma­ni di ogni gran­de tra­guar­do del­la scien­za si fa sem­pre vi­vo qual­che ar­gu­to in­di­vi­duo che pontificando dal­l'al­to del­la propria sag­gez­za ci tiene a distinguersi dal vol­ga­re po­po­li­no plau­den­te e sentenzia che «in­ve­ce che spre­ca­re sol­di per “le on­de gra­vi­ta­zio­na­li” si po­treb­be pen­sa­re al­la fa­me nel mon­do».

A questa domanda potrei rispondere in maniera pacata e gentile come ha fatto quarant'anni fa il direttore scientifico della NASA a una missionaria in Africa che gli chiedeva che senso avevano le missioni spaziali con tanti bambini nel mondo che muoiono di fame (leggi qui la risposta). Chi oggi fa queste affermazioni su Facebook, Twitter & c. non è però un missionario sinceramente preoccupato ma un cazzone qualsiasi, per cui mi sento autorizzato ad essere meno diplomatico e benevolo...

venerdì 12 febbraio 2016

Confermate le onde gravitazionali: Einstein aveva ragione.

Albert Einstein, 1916
I ricercatori del progetto LIGO, del Caltech (California Institute of Technology), hanno annunciato oggi 11 febbraio 2016 che le onde gravitazionali, previste da Einstein nel 1916 (un secolo fa), esistono davvero. La scoperta, avvenuta il 14 settembre scorso ma annunciata solo adesso per via delle severissime verifiche, è straordinaria e tutti i fisici la aspettavano da tempo. Ci fornisce infatti un nuovo modo di vedere l'universo.

Finora abbiamo visto l'universo solo tramite le radiazioni elettromagnetiche: onde radio, microonde, infrarosso, luce visibile, ultravioletto, raggi X, raggi gamma. Ora possiamo vederlo letteralmente sotto una nuova luce (e, come vedremo, le informazioni che possiamo ricavarne sono tantissime).

Le onde gravitazionali, secondo la teoria di Einstein, sono prodotte dalle masse che accelerano. Così come una nave che si muove solleva onde che si propagano sulla superficie dell'acqua, ogni volta che una massa accelera produce delle increspature gravitazionali nello spazio-tempo (il che avviene in effetti sempre perché la gravità ha portata infinita e il suo effetto è appunto accelerare i corpi). Queste onde si muovono nel tessuto spaziotemporale stesso deformandolo al loro passaggio. Con lo spazio-tempo si deformano gli stessi oggetti attraversati dalle onde. Quando una attraversa il vostro corpo, questo subirà uno stiramento e poi una contrazione e ciò avviene di continuo. Come mai non ce ne accorciamo?

Perché la deformazione è piccolissima ed è questo il motivo per cui finora non erano state trovate le onde gravitazionali: mancava la tecnologia per poterle misurare. Basti pensare che che il livello di precisione richiesta per questa scoperta è stata dell'ordine di grandezza dello spessore di un capello rispetto alla distanza tra il Sole e la stella più vicina.

Dunque i corpi che accelerano, producono onde gravitazionali. Tanto più massicci sono i corpi e forti le accelerazioni quanto più ampie saranno queste onde.

Ecco cos'è stato scoperto a settembre dell'anno scorso...

giovedì 4 febbraio 2016

Il Principio di Improbabilità

Un caprone
Mi è capitato di recente di discutere di “caso” su un  newsgroup  con un caprone newage di quelli intrattabili e irrecuperabili. È convinto che il caso non esista. Dice che se qualcuno indovina, in media, una volta su sei il dado che avete lanciato, non lo farebbe per caso. Gli ho fatto notare che è il risultato che ci si aspetta normalmente da chiunque; che anche un computer che genera un numero random tra 1 e 6 ci azzecca altrettanto bene; e che anche chi risponde sempre “4” in media ci prende una volta su 6.

Il caprone però è irremovibile: il caso non esiste e l'individuo in questione dev'essere necessariamente dotato di qualche “facoltà sconosciuta” (magari legata alla sua visione cazzara della meccanica quantistica), altrimenti avrebbe sbagliato sempre. Che si possa indovinare un numero tra 1 e 6 tirando a casaccio è per lui inconcepibile e in effetti non arriva nemmeno a capire che sbagliare sempre sarebbe tanto strano quanto indovinare sempre. Pare incredibile, ma individui del genere esistono veramente, e pretendono pure di essere esperti di fenomeni paranormali. Ma non è di questo caso umano (il caprone, intendo) che voglio parlare.

Anche dalle discussioni inutili a volte scaturisce qualcosa di utile. Facendo ricerche sull'argomento mi è caduto infatti l'occhio su un libro intitolato “Il caso non esiste” (su Amazon potete leggerne un estratto e poi magari acquistarlo, personalmente ve lo consiglio). L'autore, David Hand, è un affermato docente universitario di statistica, uno studioso di prim'ordine a livello mondiale. Possibile che abbia scritto una simile enormità?

In effetti no, non è possibile (vedi, sotto, la legge della leva di probabilità). L'enormità è tutta merito dell'editore che voleva evidentemente un titolo ad effetto, anche se del tutto insensato. Quello originale è infatti “The Improbability Principle”, un'idea che significa sostanzialmente il contrario del titolo italiano.

Il libro parla delle coincidenze più strane, degli eventi più straordinariamente improbabili e incredibili, delle ragioni per cui accadono e continuano accadere, a dispetto del fatto che - in quanto tali - non dovrebbero accadere.

Il «principio di improbabilità» consiste di cinque leggi: inevitabilità, numeri veramente grandi, selezione, leva di probabilità e prossimità sufficiente. Esse attengono a livelli diversi. Alcune fanno riferimento ad aspetti fondamentali del modo in cui è strutturato l’universo. Altre si fondano su proprietà intrinseche di ciò che intendiamo per probabilità. Altre ancora riguardano la psicologia umana. Nelle circostanze giuste, una qualsiasi di queste leggi è sufficiente a dare prova del principio di improbabilità, ma è quando tutte operano all’unisono che la sua forza diventa notevole. E l’improbabile, per quanto inconcepibile, accade.

Di alcune di queste si è già parlato nell'articolo “La psicologia delle coincidenze”. Vediamole a grandi linee. Ve le riporto tradotte direttamente dal sito dedicato al libro.

lunedì 1 febbraio 2016

Psicologia delle coincidenze

Tradotto ed adattato da: The Psychology of Coincidence
di Keith Hillman (su Psychology24).


Una vecchia leggenda metropolitana racconta che un uomo stava andando al lavoro e si era dimenticato a casa la cravatta. La moglie trova la cravatta e prova ad avvertirlo al telefono dell'ufficio. Però sbaglia il numero e compone quello di un telefono pubblico appena fuori dall'ufficio. L'uomo senza cravatta, che passava lì davanti proprio in quel momento, sente squillare il telefono, incuriosito risponde e ... riceve il messaggio.

Coincidenze come questa possono spesso farci chiedere se non ci siano davvero forze più grandi in gioco. O perlomeno riescono a creare dei curiosi aneddoti da raccontare al bar. In effetti non c'è nulla di speciale nemmeno nelle più improbabili delle coincidenze ... a parte il far luce sulla nostra psicologia e sulla predisposizione del cervello umano ad essere ingannato.

In questo articolo cercheremo di capire perché le coincidenze non sono poi tanto strane e perché, nonostante questo, affascinino comunque i nostri cervelli...

sabato 30 gennaio 2016

Il Talismano

20/2/2015

Camminando, un oggetto in terra attira la mia attenzione. È una vecchia moneta da 100 lire di quelle grandi, mio padre ne ha tenute alcune per ricordo. «Come cavolo ci sarà finita qui?»

La raccolgo, la pulisco un po' e guardo la data di emissione: 1977. «È in giro da tanti anni... È il destino me l'ha fatta trovare e non può essere un caso», mi dico. «Ci son passate così tante persone in quel posto prima di me, ma l'ho trovata io. Era lì ... per me!»

È appena nato un talismano.

«Che poteri avrà?». «Beh, è una moneta. Una moneta si lancia e da’ un responso... “Testa” o “Minerva”?». «Se esce “Testa” mi andrà bene l'esame...» «No, troppo facile. Se esce tre volte testa mi andrà bene l'esame.» Testa, testa, minerva.

«Accidenti... Però no, aspetta. Così non poteva andar bene. Sono fuori casa, c'è casino, rischio di essere visto. E poi è ancora tutta sporca». Torno a casa, pulisco bene la moneta, vado in camera da letto e riprovo a lanciare: Testa, minerva, minerva.

«Cavolo... Un momento, sono qui in piedi... La posizione conta». Mi dispongo verso Nord. Riprovo: minerva, minerva, minerva.

«Uffa... Però ha dato una risposta... Ma che fesso che sono? Ci vuole il buio e una candela. Ecco...» Minerva, minerva, testa.

«Un attimo, era un lancio di prova. Questo è quello buono.» Minerva, Testa, Minerva.
«No, non sono abbastanza concentrato. Mentre lancio devo pensare a quello che voglio sapere e tenere gli occhi chiusi. E poi non ha girato abbastanza.» «Andrò... bene... all'esame?» Testa, testa, testa. «EVVAI!»

È appena nato un rito divinatorio.



20/2/2015.

L'esame va male... Guardo la moneta. «Ok, ma sono io che ho forzato la mano. Ho chiesto il responso troppe volte. E poi prima che uscisse tre volte testa era anche uscito tre volte minerva, mi aveva avvertito... Funziona!»

Nasce una dipendenza psicologica.



4/7/2015, ore 8:15

«Sta sera quando torniamo dalla spiaggia le chiedo di uscire. Moneta, andrà tutto bene?». Testa, testa, testa. «Evvai!».



4/7/2015, ore 19:45

«In spiaggia quello stronzo non le ha tolto le mani dal culo un momento... Che troia». «Vaffanculo, moneta di merda!». Swishhhh... TING... Ting... ting... ... Minerva.

Fine di una dipendenza



5/7/2015.

Oggi scendendo dall'auto vedo un oggetto a terra che attira la mia attenzione. È una vecchia moneta da 100 lire di quelle grandi... «Come cavolo ci sarà finita qui?»

sabato 23 gennaio 2016

Planet Nine: no, non è Nibiru

Rappresentazione artistica del nuovo
ipotetico pianeta. Sulla destra distante
più di 30 miliardi di km, brilla il Sole
È di questi giorni un annuncio clamoroso del CalTech: nella parte più esterna del sistema solare, a oltre 30 miliardi di km dalla nostra stella, potrebbe orbitare il nono pianeta (titolo detenuto da Plutone prima del suo declassamento). Sarebbe una super-terra, un pianeta con una massa 10 volte superiore a quella del nostro, poco più piccolo di Urano e Nettuno.

Non è ancora stato visto ma la sua esistenza è considerata abbastanza probabile. Il suo nome temporaneo è molto banale: "Planet Nine" (pianeta nove) ma i siti di fuffa lo hanno già ribattezzato con un nome noto: Nibiru.

Dunque i fuffari avevano ragione? Nibiru esiste davvero?

sabato 9 gennaio 2016

Nati con “Giorgio” nella Vergine (ovvero «avevo già la Luna e Giorgio nel Leone»)...

Il Sistema Tolemaico
Le basi dell'astrologia occidentale sono state codificate quasi due millenni fa anni fa dal grande astronomo e astrologo greco Claudio Tolomeo (100 d.C - 175 d.C.) nel suo Tetrabiblos.

Tolomeo in un altro libro - l'Almagesto, il suo grande capolavoro - descriveva con precisione la concezione astronomica prevalente del mondo antico, quella geocentrica (o tolemaica) con la Terra al centro dell'Universo e i sette pianeti che gli ruotavano intorno in questo ordine: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno.

Gli altri pianeti all'epoca non erano ancora conosciuti...